Cesena, si allungano i tempi dell’inchiesta sulla Brc

Indagini prorogate fino a ottobre. Nel processo civile si cerca un accordo

Proteste fuori dalla sede della Brc (Foto Ravaglia)

Proteste fuori dalla sede della Brc (Foto Ravaglia)

Cesena, 27 maggio 2018 - Si allungano i tempi dell’inchiesta della procura della Repubblica di Forlì su Banca Romagna Cooperativa, chiusa e messa in liquidazione coatta amministrativa (fallimento) nell’estate 2015, quando tutte le sue attività furono rilevati per la somma simbolica di un euro da Banca Sviluppo, l’istituto creato dal Credito Cooperativo per intervenire direttamente salvando le banche del gruppo in gravi difficoltà.

Nei giorni scorsi, infatti, ai 44 indagati e ai loro avvocati difensori sono stati recapitati gli avvisi di proroga delle indagini (fino a ottobre 2018) chiesta dai pubblici ministeri Francesca Rago e Federica Messina a causa della particolare complessità della vicenda giudiziaria.

Ricordiamo che all’avvio dell’inchiesta giudiziaria erano stati indagati solo i vertici di Brc per i reati di false comunicazioni sociali e ostacolo agli organi di vigilanza (Banca d’Italia e Consob), ma nel 2016 c’è stata la dichiarazione di insolvenza della banca e ai capi d’imputazione si è aggiunto anche il reato di bancarotta fraudolenta. Inoltre l’elenco degli indagati si è allungato: all’ultimo consiglio d’amministrazione e all’ultimo direttore si sono aggiunti tutti i componenti dei due consigli d’amministrazione e i direttori che si sono succeduti dal 2008, quando Brc nacque con ambiziosi progetti dalla fusione delle Bcc di Macerone e Romagna Centro.

L’elenco degli indagati è aperto dai cesenati Luigi Mondardini e Nazario Sintini, già presidenti dei due consigli d’amministrazione che si sono succeduti a Banca Romagna Cooperativa, e continua con gli amministratori, i sindaci revisori e i direttori: i cesenati Alder Abbondanza, Antonio Alessandri, Nazario Battelli, Romano Benini, Marcello Bubani, Luciano Buda, Claudio Casadei, Giacomo Castorri, Renato Ceccaroni, Rosanna D’Amore, Davide Del Vecchio, Gualtiero Giunchi, Mario Magnani, Luigi Montanari, Paolo Pieri, Fausto Placuzzi, Giancarlo Poletti, Celso Taioli e Davide Valzania; i forlivesi Giovanni Albani, Domenico Cappelli e Francesco Rossi; i forlimpopolesi Alberto Casadei, Guerrino Casadei, Sergio Morelli, Elena Toni e Paolo Zoffoli; i bertginoresi Francesco Bertaccini e Silvia Romboli; i cesenaticensi Alessandro Abati, Sandro Baredi, Stefano Sirri e Corrado Tassinari; i cervesi Alessandro Carli e Matteo Dallara di Cervia; il lughese Piergiorgio Giuliani; Michele Margheritini di Santa Sofia; Roberto Prati di Galeata; Andrea Moretti di Rimini; Gianluca Fortibuoni di Riccione; Stefano Franchi di Vergato (Bologna). Indagata anche Banca Romagna Cooperativa per la responsabilità giuridica.

Nell’elenco degli indagati c’era anche Ercole Forlivesi, deceduto lo scorso anno.

Parallelamente al procedimento penale, davanti al Tribunale delle imprese di Bologna (giudice Daria Sbariscia) si sta svolgendo quello civile, con l’azione di responsabilita che i commissari Claudio Giombini e Franco Zambon promossero a carico degli ex amministratori prima di concludere il loro mandato a Brc. Il procedimento è stato sospeso poiché sono in corso trattative per arrivare a un accordo stragiudiziale col liquidatore della banca, Alessandro Leproux.