Incidente, Usberti: "Sono vivo per miracolo. Ho comprato una pizza, poi il vuoto"

Il veterinario investito a San Colombano è tornato a casa nel giorno del suo 72esimo compleanno "Ho fratture al collo e al volto: impossibile che chi mi ha travolto non si sia accorto di nulla"

Cesena, 3 dicembre 2022 - Il fisico spezzato, la voce senza nemmeno una traccia dell’inflessione burbera che lo contraddistingue, il noto veterinario Rodingo Usberti parla flebilmente e stancamente del drammatico incidente di cui è stato vittima poco più di una settimana fa. Travolto da un’auto in un tardo pomeriggio piovoso, a San Colombano nel comune di Meldola dove ha una stalla con vari animali, è stato lasciato esanime sull’asfalto.

Rodingo Usberti
Rodingo Usberti

L’investitore infatti si è dato alla fuga. Più che di prestargli soccorso si è preoccupato di passarla liscia, magari immaginando il peggio. Il che rende ancora più vigliacco il mancato soccorso.

Dottor Usberti, finalmente è uscito dall’ospedale, e proprio nel giorno del suo 72esimo compleanno. Come si sente?

"Eh… è stata una brutta botta. Meglio se non succedeva. Ho diverse fratture al collo e alla faccia. Spero di rimettermi, per ora non posso dire di stare bene".

Cosa ricorda dell’incidente?

"Assolutamente nulla. L’ultima consapevolezza prima del colpo è che ero appena uscito dalla pizzeria, dove avevo comprato una pizza, e mi trovavo poco distante dal punto in cui avevo parcheggiato la mia auto. Sono rimasto incosciente per molte ore. Ho ricominciato ad avere la sensazione di quello che mi succedeva intorno soltanto due giorni dopo, in terapia d’urgenza all’ospedale".

Quali cure deve seguire ora per ristabilirsi?

"Devo sottopormi a delle tac periodiche per verificare come si stanno riparando le mie fratture. Mi dicono che non è il caso, data la mia età e la mia condizione fisica generale, di intervenire chirurgicamente. Sto facendo delle terapie ma sento male dappertutto, sia dove ho le fratture che dove ho preso il colpo. Non riesco a stare seduto e non cammino. Ma sono ancora qua, e di questo sono piuttosto contento".

Dopo l’incidente si è formata una vasta rete di supporto e simpatia, non solo per attivare i soccorsi e dimostrarle solidarietà, ma anche per cercare di identificare l’auto che l’ha travolta e lasciata a terra. Nessuna novità a questo proposito?

"No, purtroppo. Ma è da escludere che chi era alla guida non si sia accorto di nulla. La botta è stata così forte che ha fatto uscire tutti dalla pizzeria e dal bar poco lontano. I testimoni hanno visto una macchina grigia che si era fermata un attimo e poi ha ripreso la sua corsa. Ma ci sono diverse telecamere sul posto, vedremo che cosa hanno registrato".

Cosa direbbe al conducente se lo avesse davanti?

"Che è andato addosso ad un essere umano, non ad un sacco dell’immondizia. Ogni essere umano ha il diritto di essere soccorso e ogni essere umano ha il dovere di dare una mano a chi è steso a terra sotto la pioggia in condizioni gravi. E’ orribile abbandonare un uomo a se stesso in quelle condizioni. Se non mi avessero soccorso in fretta avrei rischiato di essere schiacciato da qualche altro mezzo di passaggio. Con la pioggia che impediva la visibilità mi avrebbe ammazzato del tutto. Non c’è più rispetto per i propri simili. E’ veramente una brutta cosa".

Pero l’avrà confortata la solidarietà che le si è stretta intorno.

"Sono stato tanto contento. Benché io abbia un carattere non semplice c’è comunque chi mi vuole bene, a partire dalla mia famiglia. Questo fatto mi ha rivelato parti di me che vorrei cambiare. Ho capito cose che fino ad ora non mi erano mai state così chiare".

Chi si occupa ora dei suoi animali?

"Due persone che vanno ad accudire le mie 40 capre e le 30 pecore. Poi ho dei pony e una colonia di gatti. I cavalli sono morti, avevano più di 50 anni".