LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Indice di sportività Cesena galleggia a metà classifica

La nostra città guadagna due posizioni ma si ferma al 53° posto in Italia. L’assessore Castorri: "Dal 2016 avviato percorso per potenziare gli impianti". .

Indice di sportività  Cesena galleggia  a metà classifica
Indice di sportività Cesena galleggia a metà classifica

di Luca Ravaglia

Passano gli anni, ma il quadro non cambia. Mentre il Comune mette sul tavolo ambiziosi progetti destinati a rivoluzionare l’impiantistica sportiva cittadina e parallelamente promuove sani stili di vita volti a incentivare la pratica dell’attività fisica, il nostro territorio resta ingolfato a metà classifica nella ormai tradizionale graduatoria che il Sole 24 Ore realizza in relazione all’indice della sportività. Il report inquadra infatti la provincia di Forlì Cesena al 53esimo posto nazionale su 107 (nel 2022 eravamo 55esimi). In prima posizione c’è Trento, in ultima Isernia. Nello specifico, siamo trentesimi riguardo alle strutture sportive (Rimini è prima), quarantaseiesimi in relazione ai risultati degli sport di squadra, dove pure, in relazione al solo territorio cesenate contiamo due squadre di ginnastica artistica in serie A1, seguite dal rugby in B (che lo scorso anno era a sua volta in A). Poi vengono il calcio a 5 in A2, il volley femminile in B1, il basket femminile in B e il calcio in C. Forlì contribuisce invece su tutto col basket di A2. Evidentemente troppo poco per meritare appeal. Peggioriamo ulteriormente con la posizione numero 67 relativa agli sport individuali e recuperiamo in parte nel rapporto tra territorio e società sportive, che ci vede al trentanovesimo posto. Che serva fare di più, sia nella coltivazione di talenti, sia nell’approccio in termini di strutture e servizi, è evidente.

"Il percorso che abbiamo avviato già nel 2016 – è l’analisi dell’assessore comunale allo sport Christian Castorri - è nato proprio dal fatto che abbiamo ravvisato la necessità di creare un futuro nuovo al mondo sportivo cittadino che è oggettivamente in difficoltà. Dall’impiantistica sportiva al modello organizzativo gestionale del servizio. Il volontariato che per 50 anni ha svolto e sta svolgendo un servizio encomiabile, senza strutture nuove e senza un sostegno strutturale nella gestione da parte del pubblico, fatica. Stiamo lavorando per migliorare quei servizi che possono avvicinare i ragazzi allo sport e quei servizi che spesso ne determinano l’abbandono, come ad esempio il servizio di trasporto verso l’impianto sportivo". Il Sole 24Ore si è affidato a uno studio realizzato da Pts, che prende in considerazione 32 indicatori: vengono esaminati anche lo sport amatoriale e gli investimenti nel settore sportivo (inclusi i progetti Pnrr), che guardano a sostenibilità, inclusione sociale, ‘tendenze’ giovanili e valorizzazione del tessuto urbano visto come luogo dove praticare sport. Nell’insieme, Ravenna (39esima), Rimini (17esima) e Bologna (ottava), se la cavano molto meglio di noi. "La strada che abbiamo scelto – riprende Castorri - ci impone di non guardare le classifiche di oggi, ma di lavorare sodo partendo dalle fondamenta: gli impianti. Ecco allora che nel prossimo futuro, proprio in virtù di questo percorso avviato, avremo un nuovo campo di atletica, una nuova piscina, l’ampliamento del centro sportivo di Villachiaviche, un nuovo impianto di illuminazione all’ippodromo, lo stadio riqualificato, nuovi collegamenti ciclabili. Il secondo step, quello più difficile, ma inevitabile anche alla luce della nuova legge sullo sport, sarà lavorare sull’organizzazione del mondo sportivo".