Inflazione e caro bollette frenano le assunzioni

Lo scenario di grande incertezza si ripercuote sul mondo del lavoro: nell’ultimo trimestre previste 500 entrate in meno rispetto al 2021

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di Luca Ravaglia

L’orizzonte dell’economia locale, stretta tra inflazione ed esplosione dei costi delle bollette, si annuncia, almeno nel breve termine, ricco di incognite. E davanti a uno scenario caratterizzato da forte incertezza, la reazione della gran parte delle imprese è quello di mettersi sulla difensiva. Lo testimoniano i dati diffusi dalla Camera di Commercio che in provincia, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, prevedono una riduzione delle assunzioni rispetto allo stesso periodo del 2021. L’indagine rileva infatti 3.590 entrate previste nel mese di ottobre e 8.510 complessivamente nell’ultimo trimestre del 2022, con una variazione di negativa di 500 unità rispetto alla fine dello scorso anno. E’ in controtendenza il solo mese di ottobre, che fa registrare un timido saldo positivo di 20. Lo certifica ‘Excelsior Informa’, il bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Anpal e dalle Camere di commercio italiane. Su base nazionale, gli ingressi previsti nel mese di ottobre sono 478.000, di cui il 9% (43.100) in Emilia-Romagna, con un’incidenza in lieve calo. Il 16,6% del dato regionale, pari a 16.820 ingressi previsti, riguarda l’area di competenza della Camera di commercio della Romagna, con 1 punto percentuale in più rispetto al mese di settembre.

Entrando nel merito, si conferma una forte incidenza dei contratti a tempo determinato, che rappresentano il 60% per Rimini (+2%) e il 57% per Forlì-Cesena, senza considerare altri contratti con durata predefinita (Apprendistato 5%). Tornando ad analizzare il solo contesto territoriale di Forlì Cesena, i contratti per gli ingressi lavorativi stimati nel mese di settembre riguardano per l’80% lavoratori dipendenti (tempo determinato, indeterminato, apprendisti, altri alle dipendenze), mentre il restante 20% comprende lavoratori con forme contrattuali diverse (collaboratori, in somministrazione, altri non alle dipendenze). Le entrate programmate nei primi cinque settori di attività, nel mese di ottobre e nel quarto trimestre 2022, ammontano rispettivamente a 640 e 1.590 per il commercio; 620 e 1.240 per servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici; 410 e 950 nei servizi alle persone; 360 e 780 per le costruzioni; 250 e 560 per i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone. Le assunzioni previste di giovani con meno di 30 anni sono il 30% dei casi (+2% rispetto al mese precedente), mentre il 12% delle entrate previste è destinato a personale laureato (-4%). Il 16% delle assunzioni programmate riguarda dirigenti, specialisti e tecnici (in calo, come anche la media nazionale pari al 22%). In questo contesto restano comunque le difficoltà a trovare i profili desiderati, dichiarate in 49 casi su 100, specie nelle aree tecniche e della progettazione (54%).