"Intervenire subito sulla Sp 137 per non trovarsi sempre con l’acqua alla gola"

Federico Giovannetti, presidente di Cna Cesena Val Savio, considera inaccettabile una chiusura dell’E45 senza una valida alternativa

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"La rassicurazione che il viadotto Puleto resterà aperto al traffico è certamente importante, ma resta il fatto che è necessario riaprire la vecchia strada provinciale 137, chiusa da anni a causa di due frane".

La considerazione è di Federico Giovannetti, presidente di Cna Cesena Val Savio, che con la sua azienda ubicata a Mercato Saraceno conosce fin troppo bene il problema.

"Parlano i fatti - argomenta -. Per esempio in questo periodo stiamo effettuando dei lavori a Orte, facilmente raggiungibile tramite l’E45. Se il Puleto venisse chiuso di nuovo, l’unica alternativa sarebbe quella di scendere a Cesena, imboccare l’autostrada, arrivare a Roma e risalire a Orte. Surreale, oltre che fortissimamente anti economico".

Giovannetti rilancia dunque sula necessità di disporre di un percorso alternativo. "E’ il minimo indispensabile quando si parla di un’arteria come l’E45. Ci sono tante ragioni per le quali un tratto di strada può dover essere chiuso, capita costantemente ovunque, invece sul Puleto ogni piccolo intoppo si potrebbe pagare carissimo. Per questo serve intervenire sulla Sp 137, per non doversi trovare sempre con l’acqua alla gola".

Lo sanno bene gli imprenditori del territorio, quelli che in diversi casi per via di cavilli burocratici non sono nemmeno riusciti a beneficiare dei contributi messi a disposizione dal Governo e che, a causa della forte riduzione del lavoro avvenuta nel 2019 con al chiusura del viadotto, non hanno usufruito nemmeno dei ristori legati al covid, perché il loro fatturato, crollato l’anno precedente, nel 2020 non ha avuto una riduzione del previsto 30%. Beffe su beffe. Che in Valsavio la comunità si è stancata di subire.

Luca Ravaglia