Ior, mimose e gerbere contro il cancro

Omaggio dei volontari in ospedale per l’8 marzo. In piazza la vendita ha finanziato le parrucche oncologiche

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L’Istituto Oncologico Romagnolo si è presentato con i suoi volontari in tutti gli ospedali del territorio per un piccolo gesto simbolico in occasione dell’8 marzo. Le donne presenti in corsia, sia pazienti che operatrici, sono state omaggiate di una gerbera. "Un regalo – riporta l’istituto –, che racconta sia quanto lo Ior sia al fianco delle persone che soffrono, per farle sentire meno sole in questo momento di difficoltà, sia la gratitudine che l’organizzazione no-profit fondata nel 1979 dal prof. Amadori prova nei confronti di chi si preoccupa in prima persona di offrire le migliori terapie e di far progredire la lotta contro il cancro in Romagna: un impegno reso ancor più difficile dall’emergenza sanitaria che siamo stati chiamati a vivere a causa della pandemia".

Contemporaneamente nelle piazze è stata venduta ai bacchetti la mimosa solidale: tutto il ricavato degli stand di questa particolare giornata è andato infatti a sostegno dell’acquisto di nuove parrucche oncologiche per chi affronta gli effetti collaterali delle terapie. "Gerbera e mimosa raccontano la stessa causa – afferma il direttore Generale Ior, Fabrizio Miserocchi –: quella del non lasciar sole le donne che affrontano questa battaglia, nel giorno in cui vengono celebrate. Tornare a dimostrarci vicini a chi soffre e insieme a chi cura, dopo il periodo di difficoltà legate alla pandemia, significa riabbracciare il senso più autentico della missione che ci anima dal 1979".