Isolato pure l’eremita "Da giorni senza notizie"

Sant’Alberico, Giambattista Ferro non rispondeva al telefono. Alcuni amici lo hanno raggiunto: "Stava spalando fango e detriti".

Isolato pure l’eremita  "Da giorni senza notizie"

Isolato pure l’eremita "Da giorni senza notizie"

di Gilberto Mosconi

Solidarietà e altruismo, affetto e amicizia fraterna, risalgono lungo la montagna cesenate. Le frane e gli smottamenti, causati dalle abbondanti e furibonde piogge che hanno colpito la Romagna, non hanno risparmiato il crinale dell’Appennino cesenate e pertanto nemmeno il massiccio del Fumaiolo, alle cui falde è incastonata l’oasi di pace e di preghiera dell’eremo di Sant’Alberico. Nei giorni scorsi anche quell’asceterio della montagna vergheretina, situato fra Capanne e Balze, si è visto precipitare addosso le tumultuose correnti dei fossi che rotolano giù dal crinale, rigonfi d’acqua come non mai. Acqua, fango, detriti, hanno invaso e inondato, oltre all’area esterna dell’eremo, anche una parte della struttura religiosa, custodita dal 2016 dall’eremita diocesano Gianbattista Ferro causando danni all’interno dell’edificio e nei piazzali attorno. Domenica scorsa, alcune persone molto devote all’eremo, non riuscendo a contattare per telefono l’eremita, senza perdere tempo sono salite in auto da Alfero lassù a Sant’Alberico. E una volta arrivati all’eremo hanno trovato l’eremita impegnato a più non posso a sbalidare fango e sgomberare detriti dalla struttura e attorno ad essa.

Tra quei volontari c’era Roberta Giangrandi della Misericordia di Alfero: "Avevamo provato a chiamarlo per telefono, ma non rispondeva da giorni. Allora siamo saliti da Alfero all’eremo per andare a vedere di persona. Abbiamo trovato l’eremita in mezzo al fango e all’acqua, che stava sbadilando e cercando di rimettere le cose un po’ a posto". L’eremo era stato investito dall’acqua di un fosso che scende dal Fumaiolo allagando e coprendo di fango il piazzale, tutto il piano terra, fra cui la chiesetta, la sacrestia e altri locali". Dopo aver aiutato l’eremita nelle pulizie d’emergenza, martedì gli amici sono ritornati all’eremo e hanno ripulito tutto, compresa la chiesetta, dal fango e dai detriti. "Poi alcuni di noi – prosegue Roberta Giangrandi – sono tornati a Sant’Alberico anche venerdì, a riportare all’eremita vari indumenti, dopo che abbiamo provveduto a lavarli. Tra domenica, martedì, venerdì, ero assieme a Don Edero Onofri (ora a Sarsina, è stato per vari anni parroco di Alfero, ndr.), Lorenzo Lanzi, Marta Moretti, Cristina Pestelli".