"L’obiettivo? Finire la stagione in pari"

I negozi stagionali di Cesenatico: "La differenza quest’anno salta agli occhi. Neanche il clima ha aiutato. Ora speriamo in agosto".

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di Giacomo Mascellani

I negozi stagionali in riviera, assieme agli hotel, sono le attività che maggiormente risentono della crisi dovuta all’emergenza sanitaria. Tutte le attività hanno un bilancio negativo rispetto alla scorsa estate e, oltre al presente, preoccupa tanto anche il futuro, come dichiara Annalisa Burioli del negozio di abbigliamento ‘La Sportiva’ in viale Carducci nel centro di Cesenatico: "La mia famiglia ed io gestiamo questa attività dal 1978 con grande passione e, nonostante la crisi, ci siamo presentati al top come rifornimento di merce e varietà di marchi prestigiosi".

La piazza però, è quasi scontato, quest’anno non è la stessa. "Lavoriamo molto meno dello scorso anno – continua la commerciante –, e le vendite si concentrano nei fine settimana. Per alcuni capi prettamente estivi, anche le temperature non particolarmente calde penalizzano il commercio".

Un problema che, anche per gli stagionali, oltre che al presente si riflette sul futuro. "Siamo impensieriti per il 2021 – conferma infatti Burioli –, perché è difficile gestire anche gli acquisti che noi pianifichiamo un anno per il successivo. Da parte nostra lavoriamo correttamente e ritengo che noi commercianti dobbiamo tenere duro senza fare politiche al ribasso, perché sarebbero controproducenti. Ci confortano invece i complimenti dei nostri clienti della zona e delle città vicine, ma anche di turisti provenienti da Bologna, Modena e Milano, i quali apprezzano molto l’assortimento e la gestione del negozio".

Lorena Della Motta è una delle commercianti storiche di Valverde, dove in piazza Michelangelo gestisce il Lorena Gran Bazar, un negozio stagionale inaugurato dai suoi genitori nel 1963: "È dura, perché il piccolo commercio era in crisi anche prima dell’emergenza; ma giugno è andato malissimo perché non c’erano turisti, gli hotel hanno aperto tardi e non siamo arrivati a fatturare nemmeno un terzo rispetto allo scorso anno; luglio è andato meglio, c’è stata più gente, ma si lavora nei weekend e non durante la settimana".

Un problema che forse Valverde sente di più rispetto al centro di Cesenatico. "Qui siamo più a vocazione turistica, negli anni passati in questo periodo lavoravamo di più, mentre ora le parti si sono invertite. In agosto speriamo di lavorare molto. Il nostro obiettivo? È chiudere senza perdite e senza contagi. Noi aziende a conduzione familiare, se accade qualcosa chiudiamo, ma vedo che la gente non osserva le regole, non indossa le mascherine e si sanifica le mani col gel quando esce anziché in entrata nel negozio. Questo è il segno evidente che non siamo migliorati affatto, anzi, siamo ancora egoisti ed abbiamo degli approcci psicologici e mentali sbagliati".