La curva del contagio si sta appiattendo

Frenata del calo dei nuovi casi di Covid in tutta la Romagna, è sceso da 120 a 105 il numero dei pazienti ricoverati in ospedale

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di Elide Giordani

Indici tutti al ribasso, ma verso un appiattimento. E’ la sintesi del bollettino settimanale dell’incidenza della pandemia da coronavirus in Romagna elaborato dall’Asl. Anche nella settimana tra il 22 e il 28 agosto si è evidenziata una contrazione dei nuovi casi, meno 204 in termini assoluti (dai 3.196 della settimana tra il 15 e il 21 agosto ai 2.992 dei sette giorni appena trascorsi), lontana, dunque, dal calo definitivo che tutti ci auguriamo. Nulla a che vedere, ovviamente, con il picco che ha toccato in Romagna i 15.187 casi nella settimana tra il 4 e il 10 luglio.

La discesa, benché modesta, è comunque una buona notizia considerato che a livello nazionale la settimana scorsa c’è stato un rialzamento dell’incidenza.

Scende anche il numero degli ospedalizzati, ma soltanto di 15 unità: erano 120 lunedì 22 agosto, sono scesi a 105 lunedì 29 agosto. Il numero comprende tutti i ricoverati delle strutture ospedaliere romagnole. Ci sono tre persone in terapia intensiva e due in sub intensiva.

E’ definitivamente rientrata la possibilità che l’innalzarsi del numero dei ricoverati potesse mettere in crisi il nostro sistema sanitario. Di fatto il covid occupa appena il 12 per cento dei reparti ordinari e il 3,6 per cento delle terapie intensive.

Cala finalmente anche l’indice più preoccupante, quello dei decessi legati all’infezione, che ha colpito per buona parte persone fragili per altre patologie e anziani in età molto avanzata. Nella settimana considerata sono morte purtroppo ancora 10 persone, il picco, con 29 decessi si è registrato nella settimana tra 25 e il 31 luglio. Ma anche nella settimana precedentemente analizzata il numero è stato drammaticamente consistente: 16 morti.

Scendono anche i numeri dei nuovi contagi nei vari distretti, benché non si tratta di cali significativi. A Cesena passano da 642 a 630, a Forlì da 488 a 473, a Rimini, da 925 a 790, a Ravenna da 1.141 a 1.099. Calano anche i focolai nelle strutture ospedaliere e socio assistenziali. Nessun focolaio si registra negli ospedali e nelle cliniche mentre sono tre quelli nelle altre strutture.

Cresce ancora, invece, la percentuale dei tamponi che rivelano la massiccia preponderanza della variante Omicron BA.5 tra i romagnoli che hanno acquisito l’infezione. Come conferma il laboratorio di microbiologia di Pievesestina si tratta dell’evoluzione della variante Omicron BA.2, che è stata presente in maggioranza fino a giugno. Avanza intanto la campagna vaccinale. Al 29 agosto le prime dosi (comprese dosi uniche) somministrate nei centri vaccinali aziendali sono state 906.961 tra queste 16.465 sono state inoculate ai bambini tra i 5 e 11 anni, mentre le seconde dosi 871.834 e le terze 612.089. Dal 1 marzo è iniziata la somministrazione delle quarte dosi ed oggi sono 61.643.

Tra i dati di ieri c’è da rilevare il decesso di un uomo di 65 anni, che va ad aggiungersi agli altri 5 esiti nefasti causati dal virus in regione: 2 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 89 e 95 anni); 2 in provincia di Bologna (una donna di 79 e un uomo di 83 anni);1 in provincia di Ravenna (una donna di 79 anni)

E sono stati ancora 109 i nuovi contagi certificati ieri nel Cesenate. Siamo arrivati così a 102.515 positivi dall’inizio della pandemia. A Forlì ieri ne sono stati certificati 77. In tutta la regione sono stati 1.918. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 25.984 (+352). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 25.056 (+511), il 96,4% del totale dei casi attivi.

Attualmente c’è un ricoverato in terapia intensiva al Bufalini ed uno al Pierantoni di Forlì.