LUCA RAVAGLIA
Cronaca

La Festa della Repubblica: "Il voto è un dovere civico"

Il sindaco alla celebrazione del 2 giugno ha legato il referendum del ’46 a quelli imminenti. "I pubblici ufficiali non possono raccomandare l’astensionismo".

L’intervento del sindaco Lattuca ai Giardini pubblici con la banda ’Città di Cesena’

L’intervento del sindaco Lattuca ai Giardini pubblici con la banda ’Città di Cesena’

Appello al voto in occasione del 79esimo anniversario di una giornata, il 2 giugno 1946, che grazie al voto ha cambiato la storia del nostro Paese. Ieri pomeriggio il sindaco Enzo Lattuca ha introdotto il tradizionale concerto della Banda Città di Cesena che ha animato la Festa della Repubblica tracciando un ponte ideale tra il passato che portò alla fine della monarchia e il presente, con l’ormai prossimo referendum nel fine settimana alle porte e in occasione del quale il quorum si annuncia decisamente basso, anche come conseguenza della scelta politica di chi potrebbe adottare l’astensionismo per dichiarare la propria contrarietà ai quesiti.

Un atteggiamento che il primo cittadino ha espressamente contestato. "In questo territorio – ha commento Lattuca – nel 1946 la popolazione fece una scelta nettissima a favore della Repubblica. Si conteggiò una percentuale di votanti superiore al 95% e in particolare a Cesena il 91% di chi andò a dire la sua, voltò le spalle alla monarchia. Sarà magari perché spesso è proprio dai momenti peggiori che partono gli slanci verso la realizzazione dei sogni, o sarà per la forte vocazione che ha sempre caratterizzato questa terra e i suoi abitanti a inseguire fino in fondo gli ideali del Risorgimento, fatto sta che Cesena è certamente stata protagonista della storia".

A quel punto Lattuca si è interrogato sul come mai oggi le percentuali di voto siano invece drasticamente più basse, tendenza che parrebbe confermarsi anche in vista dell’imminente consultazione referendaria.

"Il voto è un diritto ed è anche un dovere civico. Certo, si può legittimamente scegliere di non andare al seggio, ma il nostro ordinamento vieta ai pubblici ufficiali di raccomandare il non voto. Nel 1946 era ancora freschissimo il ricordo di tutte le libertà perse per vent’anni nel nostro Paese e la voglia di riprendersele era fortissima. Oggi quel passato è fortunatamente più lontano, ma non può in ogni caso essere dimenticato". Dopo il saluto del sindaco, si è tenuto il concerto della banda musicale ‘Città di Cesena’ diretta dal maestro Jader Abbondanza e aperto con l’Inno di Mameli.