"La lettera della mamma è tornata a casa"

Ritrovato il ricordo di famiglia trafugato dai ladri durante un colpo alle Vigne. Elisa Molari aveva lanciato un accorato appello

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di Annamaria Senni

Il miracolo si è avverato. Dopo l’appello disperato rivolto ai ladri da parte di una ragazza cesenate che si è vista portare via dai malviventi una lettera che la mamma scrisse prima di morire, è arrivato l’inaspettato, e la lettera della cara mamma ‘è tornata a casa’. Elisa Molari, 27 anni, aveva lanciato quell’appello ai ladri che giovedì pomeriggio alle 18 hanno fatto irruzione nella sua casa alle Vigne di Cesena. "Restituitemi l’ultimo ricordo di mia madre, quella lettera che ha scritto a mio padre prima di morire". Ieri mattina un uomo residente a Diegaro ha trovato ai bordi della carreggiata, poco distante dal benzinaio, un foglio piegato a metà, lo ha aperto e ha riconosciuto la lettera rubata alla famiglia. "Abbiamo sempre saputo di avere un angelo al nostro fianco – scrive Gianluca Molari, fratello di Elisa – e il miracolo è accaduto. Siamo stati contattati ieri mattina da quell’uomo che ha ritrovato la lettera sul ciglio della strada a Diegaro. Gli abbracci, le lacrime e i ringraziamenti sono stati quasi superflui per la gioia che ci ha donato. Inutile dire che siamo al settimo cielo".

"Quell’uomo aveva visto l’appello sul giornale e ha capito subito che si trattava della lettera rubata – ha spiegato Elisa –. Mi ha contattato ieri mattina tramite Facebook e io e mio fratello ci siamo precipitati da lui". Quella lettera era stata strappata alla famiglia giovedì da tre malviventi che si erano introdotti in casa passando dalla finestra. Un complice li aspettava con la macchina accesa fuori di casa, un’Audi grigia, quando Gianluca è arrivato a casa. Ha visto i tre uomini, con la mascherina che copriva il volto che uscivano di corsa dalla porta di ingresso di casa sua. Sono saliti in macchina e sono fuggiti rischiando di investirlo. In casa c’era un forte odore di metallo tagliato e nella camera da letto era tutto all’aria, con la cassaforte che era stata aperta con il flessibile. Mancava tutto, dai gioielli dei nonni alle fedi dei genitori, agli orecchini portati dalla madre il giorno del matrimonio. Ma la cosa più preziosa che era stata sottratta alla famiglia erano quelle parole scritte su quel foglio e sigillate nel cuore dei familiari. "Non vi dico l’emozione che ho provato nel vedere questi ragazzi quando ho dato loro la lettera – dice Giuliano Mizzotti, emozionato per aver restituito un pezzo di felicità alla famiglia - tremavo come una foglia. Subire un furto è già una cosa di per sé bruttissima, poi se ti rubano le cose più affettive fa ancora più male. Oggi mi sento la persona più felice della terra".

Ma ancora più felici sono Elisa, il fratello Gianluca e il padre Daniele che hanno riavuto il loro tesoro. "Mia madre in quella lettera diceva quanto ci amava. Scriveva che era dispiaciuta per come erano andate le cose – spiega Elisa -. Si era ammalata quando avevo 5 anni di una malattia che non le avrebbe dato scampo. Nella lettera esprimeva il suo dolore nel dover lasciare da soli i figli piccoli, di 9 e 11 anni, a crescere senza una madre, e il marito da solo ad occuparsi dei figli. Scriveva che eravamo sempre stati una famiglia molto unita e che l’amore tra noi ci avrebbe aiutati a superare i momenti difficili. Sperava che nonostante il dolore che avremmo dovuto attraversare, saremmo diventati forti anche senza una mamma". "Quando abbiamo dato la lettera a nostro padre, ieri all’ora di pranzo, è scoppiato in lacrime. Nella disgrazia c’è stato un risvolto magico".