DANIELE ZANDOLI
Cronaca

La quota salvezza è sempre più vicina

Raggiunti i 33 punti i bianconeri sono già a metà dell’opera, potrebbero bastarne altri 10 o 12.

L’abbraccio al termine del derby

L’abbraccio al termine del derby

La vittoria di Reggio Emilia ha un’importanza fondamentale per il prosieguo del campionato del Cesena non solo perché vincere aiuta a vincere e si risente profumo di playoff, per quanto possa contare perché come noto l’obiettivo unico è la salvezza prima possibile. Mancano 10-12 punti a una razionale linea rossa a meno che le prime smettano di correre (ad esempio come ha fatto il Pisa che le ha prese dal Cittadella) lasciando punti pesanti alle ultime. In sostanza 3 o 4 vittorie e qualche pareggino, non una passeggiata, ma neanche il Montirolo da scalare.

A Reggio il Cesena è finalmente apparso cinico e fortunato come non succedeva da tempo. Fortunato perché ha trovato una formazione falcidiata dall’influenza che ha privato Viali di una decina di elementi. Ciò non deve sminuire l’impresa del Cavalluccio, apparso finalmente tosto, combattivo a cominciare dagli innesti di gennaio. Saric oltre al gol della vittoria ha disputato un match intelligente e ricco di determinazione, chiamando anche i compagni alla calma nel primo tempo quando serviva. Sembra il leader in campo la cui mancanza questa squadra ha sempre sofferto.

Molto bene anche La Gumina sia in fase difensiva che nelle sgroppate in avanti a cercare di togliere affanno e fatica alla difesa. Non ha segnato un altro gol solo perché si è trovato di fronte un Bardi in giornata particolarmente felice, capace di annullare in uscita occasioni da urlo oltre che dell’ex Sampdoria anche di Shpendi, Bastoni e, in torsione aerea, di Mangraviti. Il Cesena ha tirato in porta 6 volte contro una sola, ben parata da Klinsmann, su botta di Vergara.

Anche Russo sembra avere la tempra giusta per costituire una alternativa valida a Shpendi ma anche boa ideale attorno cui far girare il gemello assieme ad Antonucci o Berti. Il ragazzo di Calisese deve essere recuperato anche psicologicamente per tornare lo splendido esordiente in cadetteria dei primi 3 mesi. Fa male al cuore vederlo relegato in panchina nelle ultime 3 partite su 4, con l’intermezzo non positivo di Catanzaro.

Il Cesena ha meritato di vincere dimostrando che parte degli errori di Catanzaro almeno momentaneamente sono dimenticati. In attesa delle prossime verifiche terribili con Pisa al Manuzzi e Cremonese in Lombardia. E nella speranza che finisca l’andamento schizofrenico di una squadra che alterna prestazioni positive come quelle di Genova e Reggio Emilia ad altre deprimenti come quelle di Carrara e Catanzaro.

Daniele Zandoli