La sfida dell’inclusione per le società sportive

Romagna Iniziative vara un progetto formativo rivolto alle associazioni per promuovere l’integrazione dei giovani con disabilità

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di Cristina Gennari

Lo sport? Per tutti, nessuno escluso. E’ l’ambiziosa missione del nuovo progetto rivolto all’inclusione sociale e relazionale dei giovani con disabilità promosso da Romagna Iniziative in sinergia con le associazioni sportive cesenati e del territorio. "Abbiamo creato, con il supporto di Ausl e del Comitato Paralimpico, un percorso formativo comune e replicabile - spiega Silvia Canali di Romagna Iniziative - si tratta di seminari, che danno diritto a crediti formativi, rivolti all’inclusione delle disabilità all’interno delle associazioni sportive del territorio. Ancora tanti giovani con disabilità non sono coinvolti in progetti sportivi".

La presentazione del progetto "Sport e Inclusione" si terrà sabato alle 14 nell’ambito di Cesena in Wellness, l’appuntamento ormai consolidato con le realtà fitness e sportive cittadine al Club Ippodromo. "Il sodalizio tra Cesena in Wellness e Romagna Iniziative va avanti dal 2013 - rivela Michele Occhipinti di Time to Move - questa nuova iniziativa darà l’opportunità alle persone più svantaggiate di praticare lo sport, educando gli operatori al giusto approccio". Dopo l’incontro con le associazioni sportive cittadine, in cui verranno spiegati i dettagli per aderire all’iniziativa, alle 17 sul palco principale saliranno i responsabili del progetto insieme ad alcuni giovani paratleti che racconteranno la loro storia. Tra gli esempi più virtuosi: Giovanni Achenza, capitano della nazionale Paratriathlon e medaglia di bronzo ai Giochi paralimpici di Rio 2016 e di Tokyo 2020. "Non è stato facile per me iniziare il percorso sportivo, non c’erano molte associazioni in grado di seguire e accogliere atleti con disabilità - racconta Achenza- le Paralimpiadi sono l’apice di ogni sportivo e un’occasione di confronto su come altri Paesi vivano il rapporto tra sport e disabilità".

Il ciclo di incontri intende dunque rivolgersi al maggior numero di associazioni sportive dilettantistiche del territorio, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, e verrà avviato entro il mese di novembre. "L’obiettivo è senz’altro virtuoso - commenta l’assessore ai Lavori Pubblici e Sport Christian Castorri - il progetto darà una spinta importante al mondo dell’associazionismo rispetto a un tema significativo come quello dell’inclusione". L’iniziativa si inserisce inoltre nell’ampio percorso di sostegno allo sport e alla cultura da parte del Consorzio, l’alleanza tra dodici delle più importanti realtà imprenditoriali romagnole che dal 1996 è un punto di riferimento del territorio e che non si è fermata nemmeno di fronte alle difficoltà legate all’emergenza pandemica. "Nonostante molte aziende socie abbiano vissuto situazioni economiche complicate durante la pandemia, siamo orgogliosi di aver erogato nell’ultimo biennio circa 500mila euro - fa sapere il neopresidente Marco Rondoni - per noi tenere alimentata la fiammella dello sport e della cultura come strumenti di educazione dei giovani, con un’attenzione particolare all’inclusione, è estremamente valoroso".