"La vera scelta? Rafforzare la Ue oppure no"

Il movimento federalista europeo territoriale incontra i candidati alle politiche. La segretaria: "Bisogna darle più poteri come vuole Draghi"

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di Andrea Alessandrini

Si misura il tasso di europeismo dei candidati alle politiche. Il Movimento federalista europeo, che a Cesena annovera una cinquantina di affiliati fra cui Sandro Gozi ora parlamentare europeo per la formazione politica francese Renew Europe ed è coordinato da Maria Laura Moretti (ex segretaria del Pd ora vicina al terzo polo), organizzato un incontro sul tema "Il destino inscindibile dell’Italia e dell’Europa".

Si svolgerà martedì alla sala Parco Endas di Martorano in via Violone di Gattolino, dove verranno presentate le proposte del movimento federalista europeo ai candidati territoriali delle coalizioni in lizza per le elezioni politiche del 25 settembre.

"Spero nella presenza di molti cittadini che abbiano a cuore il futuro del nostro Paese saldamente ancorato all’Unione Europea – osserva la segretaria del movimento Maria Laura Moretti – . Nel nostro appello ai candidati, che ha già raccolto adesioni trasversali, rimarchiamo che l’Italia ha un ruolo determinante all’interno dell’Ue e avanziamo le richieste emerse dai lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa condivise dal Parlamento europeo".

"La vera posta in gioco il 25 settembre riguarda innanzitutto la credibilità – aggiunge la segretaria Moretti – del prossimo governo a livello europeo e l’impegno che saprà mettere in campo per rafforzare l’Unione Europea, garantendo continuità con l’esperienza del governo uscente e il ’metodo Draghi’".

"Chi si candida a governare il nostro Paese – prosegue la segretaria del Mfe – deve quindi spiegare ai cittadini se condivide il percorso in cui era impegnato il governo Draghi per costruire un’Europa politica; e se sì, come intende farsene carico. La vera scelta non sarà infatti tra la destra e la sinistra, ma tra chi condivide, oppure no, il progetto di rafforzare l’Europa sulla base ‘di un federalismo pragmatico e ideale’, come ha detto Draghi. Il nostro premier, insieme a Macron, era impegnato a promuovere politiche e riforme nella Ue necessarie per dare alle istituzioni europee competenze e poteri senza i quali non può esistere capacità di efficace azione politica. Ma questo dibattito è finora il grande assente nella campagna elettorale".