
La veterana della squadra di basket di serie B traccia la rotta: "Veniamo da una situazione difficile, possiamo uscirne soltanto con la forza del gruppo".
"Ripartiremo da quello che è successo negli spogliatoi durante l’ultima gara di campionato contro Ferrara, nell’intervallo di una partita che dovevamo vincere e nel corso della quale stavamo soffrendo tanto. Ci siamo guardate in faccia e ci siamo dette che era arrivato il momento di cambiare ritmo e atteggiamento. Serviva ricominciare a fare quello che avevamo fatto alla grande fino a Natale: vincere".
Parla Maria Cristina Currà, 30 anni, da otto stagioni alla Nuova Virtus Cesena, veterana di un gruppo giovanissimo che ha affrontato mesi di mare in tempesta e che ora, in vista della parte finale del campionato di basket femminile di serie B, prova a ridare slancio a un progetto che altrimenti rischierebbe seriamente di arenarsi.
Currà, ora serve avere la pelle dura.
"Parlo a nome della squadra, contenta di poter esprime la voce di un gruppo che certamente non ha attraversato un periodo semplice. Prima del match contro Ferrara venivamo da cinque sconfitte consecutive, alle quali si era aggiunto di tutto, dai cambiamenti all’interno dell’organico, fino a quelli dello staff. Ho maturato esperienza, ma devo dire che una situazione come questa non mi era mai capitata".
Uscire da una spirale negativa non è mai facile.
"Il primo passo è il più difficile, ma anche il più importante. Domenica scorsa giocavamo contro la penultima in classifica, che aveva solo 4 punti. Due mesi fa in campo si sarebbe visto un certo tipo di partita, che ero consapevole ora non saremmo riuscite a riproporre. Sapevo che ci sarebbe stato da lottare e da soffrire e in effetti così è stato. Siamo partite col freno a mano, poi però ci siamo ritrovate".
Partendo da cosa?
"Dal fatto che il basket è la nostra passione: siamo qui per questo, perché giocare è sempre stata una parte bellissima delle nostre giornate e deve tornare a esserlo. Ci siamo parlate e ci siamo trovate tutte d’accordo sul fatto che da questa situazione se ne può uscire soltanto insieme, come squadra, ritrovando la piena coesione e rimboccandoci le maniche".
Così è arrivato il successo contro Ferrara.
"Non può bastare. Restano ancora molte partite e quelle più ravvicinate saranno probabilmente le più complesse tra quelle ancora in calendario. L’unica cosa da fare è pensare a una gara alla volta e trovare un modo per vincerla".
Questione di orgoglio?
"Anche. Vogliamo dimostrare di non essere la squadra che si è vista da inizio 2025: avevamo disputato un’ottima prima parte di stagione, navigando sempre ai piani alti della classifica, senza temere nessun avversario. E’ quella la Nuova Virtus nella quale crediamo ed è lì che vogliamo tornare".
Mancano otto gare alla fine, si ricomincerà sabato 8 marzo alle 21 al PalaIppo contro Fidenza, che ha 18 punti contro i 22 delle cesenati. L’occasione giusta per trovare conferme.