ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

L’allarme del vescovo sulla povertà: "Ricevo molte persone sfrattate e che hanno perduto il lavoro"

Monsignor Caiazzo alla presentazione della attività della Caritas. "Non immaginavo questa situazione. Aumenteremo i fondi per il nostro ente di assistenza". L’anno scorso censite 264 persone senza abitazione.

Il vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo al centro tra i volontari della Caritas diocesana

Il vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo al centro tra i volontari della Caritas diocesana

"Vedremo di aumentare le erogazioni alla Caritas diocesana rispetto agli attuali 120mila euro provenienti dall’8 per mille, assegnate da parte della chiesa cesenate", ha annunciato il vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, alla presentazione del dossier 2024 sull’attività dell’organismo pastorale che ha il compito di promuovere la cura concreta per il prossimo.

Accanto al vescovo c’erano il presidente della Caritas, il diacono Ivan Bartoletti Stella, la coordinatrice del Centro d’ascolto di via don Minzoni Bruna Venturi, il presidente di Mater Caritatis Wiliam Tafani, che gestisce i rapporti con la società civile, Amedeo Chiudioni, responsabile della raccolta dati per la piattaforma nazionale e volontario al centro di ascolto e infine Giancarlo Dall’Ara, responsabile Osservatorio ’Povertà e Risorse’.

Il vescovo ha rievocato l’esperienza alla Caritas di Matera dalla cui diocesi proviene, con una mole di lavoro maggiore anche per la presenza di campi profughi e di più famiglie in difficoltà. "Ma devo dire – ha aggiunto – che da due mesi qui in episcopato accolgo cittadini sfrattati, senza lavoro o che si lamentano di essere mal pagati e chiedono aiuto e sostegno. Non immaginavo, fortuna che ci sono anche le braccia della Caritas".

Nel 2024 le persone prese in carico sono state 865 (67,7% maschi), contro i 952 del 2019. I nuovi sono il 38,4%, i ritorni il 61,6%. Il 66% sono stranieri, africani per il 46,2% (Marocco, Tunisia, Senegal e Nigeria in testa), il 25% in età 25-34 anni, il 20,6% privo di abitazione. Ma come interviene la Caritas? Con beni e servizi, alloggi negli edifici Caritas, spesa ticket e mensa, pacchi viveri, tutto ciò successivi all’ascolto, alla presa in carico e al monitoraggio sempre con l’obiettivo di affrancare l’assistito dal bisogno e di restituirlo alla dignità reinserendolo nella società.

Caritas opera anche nella consegna e nella prescrizione dei farmaci e nei sussidi per spese sanitarie e visite mediche utilizzando l’ambulatorio Caritas per stranieri, europei senza copertura sanitaria, italiani e stranieri senza medico di base.

Quella dei senza dimora è una delle priorità più complesse da affrontare. Nel 2024 ne sono stati monitorati da Caritas 264, il 15,6% degli utenti presi in carico: privi di abitazione per lo più, ma anche ospiti temporanei di amici e parenti, o in una situazione domiciliare di fortuna, oppure che dormono in macchina. L’83% sono maschi, la maggior parte nella fascia 45-54 anni. Il 32,4% italiani. Gli alloggi Caritas si trovano a Martorano, per una trentina di posti, uno è per donne con bambini.

È stato inoltre distribuito un contributo del professor Marino Mengozzi, direttore dell’ufficio diocesano di arte sacra e i beni culturali, il libro ‘Mezzo secolo della Caritas diocesana di Cesena e Sarsina’ che ripercorre 50 anni di azioni soccorrevoli di persone – questo è la Caritas – che si volgono ad altre.