LUCA RAVAGLIA
Cronaca

L’arena della boxe clandestina. Minorenni si prendono a pugni, gli amici filmano col cellulare

La ’riunione’ sarebbe avenuta sabato sera nell’area del Carisport vicino al luna park. I video sono circolati sulle chat dei ragazzi: alcuni genitori hanno lanciato l’allarme.

L’arena della boxe clandestina. Minorenni si prendono a pugni, gli amici filmano col cellulare

"Menalo! Menalo!". Le grida del pubblico sono inconfondibili. E tremende, perché sono rivolte a due ragazzini che frequentano le scuole medie e che all’aperto, nell’area vicina al Carisport, si sono dati appuntamento col favore del buio per organizzare un incontro di pugilato clandestino. Da divulgare poi sui social network con tanto di tronfia soddisfazione del vincitore, che si vanta di aver mandato al tappeto il suo avversario, aggiungendo poi l’ormai nota esclamazione musulmana ‘Allah Akbar!’ (Dio è grande). I fatti si sarebbero verificati sabato sera intorno alle 21.30, non molto lontano dall’area nella quale in questi giorni trovano posto le attrazioni del luna park e avrebbero coinvolto due giovanissimi cesenati. Oltre alla pericolosità dello pseudo incontro di pugilato ovviamente organizzato senza alcuna supervisione di personale sanitario e staff tecnici in grado di intervenire tempestivamente in caso di necessità, a rendere ancora più sgradevole il quadro è il fatto che tutto attorno ai due avversari si era formato un cerchio di spettatori più grandi, in ogni caso probabilmente anche loro minorenni, che incitavano allo scontro, riprendendo la scena coi telefoni. Il risultato è che quanto accaduto è velocemente stato diffuso da un telefono all’altro, da una chat all’altra, arrivando anche a quelle scolastiche.

Le immagini sono inequivocabili, dal momento che il combattimento è stato ripeso nella sua interezza, coi protagonisti che indossano un paio di guantoni e si atteggiano da professionisti della boxe, quando è evidente che professionisti non lo sono affatto. E non certo solo per la loro giovanissima età. Perché chiunque pratichi questa disciplina nel rispetto delle regole è ben consapevole dei rischi che si corrono improvvisando incontri all’aperto, non su un ring, ma in strada, sul cemento, in un contesto nel quale anche una semplice scivolata potrebbe avere effetti catastrofici. Tanto più che anche sabato uno dei due ragazzini, quello che ha avuto la peggio, è in effetti caduto, dopo aver incassato un colpo al volto. Fortunatamente pare che nessuno abbia riportato ferite particolarmente gravi, ma resta il fatto che i rischi corsi sono stati alti. Allo stesso modo non merita di essere sottovalutato un fenomeno che non può essere tollerato in città , a partire dai falsi – e sbagliatissimi – modelli che vengono citati a esempio dai protagonisti, orgogliosi delle loro gesta e desiderosi di ottenere approvazioni e visibilità sui canali della rete. Le immagini divulgate tra le chat sono state viste anche da alcuni genitori, che hanno lanciato l’allarme, nell’auspicio che episodi del genere non si verifichino più, nell’interesse di tutti. Perché qui il problema non è soltanto legato alla sicurezza dei pre adolescenti coi guantoni, ma anche alle motivazioni che spingevano il nutrito gruppo di spettatori a ‘godersi la scena’ senza prendere nemmeno in considerazione l’idea di intervenire per interrompere ciò che stava accadendo.