"L’Ausl Romagna ha tagliato illecitamente lo stipendio ai medici del 118"

Denuncia del sindacato Snami per il provvedimento che ha colpito sei sanitari con una decurtazione di 900 euro. Solidarietà di Lisei (Fratelli d’Italia)

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"L’Azienda Ausl della Romagna ha vergognosamente e illecitamente tagliato lo stipendio base di ben 900 euro ai medici del 118 che hanno legittimamente scelto di lavorare nelle mansioni del proprio contratto di lavoro, in quelle funzioni per cui hanno i titoli e l’inquadramento, non aderendo a un progetto ulteriore che, pagato a parte rispetto lo stipendio base, proponeva ai medici di supplire alla carenza di medici di pronto soccorso". Lo denuncia Roberto Pieralli, presidente del sindacato dei medici Snami dell’Emilia-Romagna. Il taglio riguarderebbe sei medici delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Il sindacato denuncia "l’atteggiamento vessatorio e con il retrogusto del ricatto operato dell’Azienda Ausl della Romagna verso questi colleghi in questo periodo storico di grave crisi sanitaria e di difficoltà nel reperire medici che lavorino nel settore dell’emergenza sanitaria". Piena solidarietà ai medici da parte del capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Emilia-Romagna Marco Lisei: "Siamo costernatiche anzichè compiere scelte che promuovano ed incentivino l’attività medica all’interno delle strutture sanitarie pubbliche, si scelga di compiere atti vessatori nei confronti di quei pochi medici che continuano a prestare la loro attività al servizio della comunità". Lisei denuncia la "profonda crisi emergenziale" del sistema sanitario regionale dovuta alla carenza di personale medico e accusa la Regione di mancanza di programmazione. Negativa anche la politica regionale "di appaltare servizi sanitari pubblici a cooperative di servizi, con costi elevati, invece che sostenere il lavoro dei medici alle dipendenze delle Ausl".