PAOLO MORELLI
Cronaca

"Lavoriamo per rendere la situazione migliore del maggio 2023"

Terzo appuntamento al circolo Endas di Ronta del tour che l’amministrazione comunale di Cesena e la Protezione civile regionale stanno...

Terzo appuntamento al circolo Endas di Ronta del tour che l’amministrazione comunale di Cesena e la Protezione civile regionale stanno...

Terzo appuntamento al circolo Endas di Ronta del tour che l’amministrazione comunale di Cesena e la Protezione civile regionale stanno...

Terzo appuntamento al circolo Endas di Ronta del tour che l’amministrazione comunale di Cesena e la Protezione civile regionale stanno facendo nelle zone più danneggiate dall’alluvione del maggio 2023 e da quelle successive. Le zone pianeggianti a nord della città sono quelle che hanno maggiormente sofferto per la mancanza di efficaci difese. A Ronta, inoltre, sono morti i coniugi Sauro Manuzzi e Marinella Maraldi che nessuno aveva avvisato della gravità della situazione.

A illustrare i lavori in corso e di quelli programmati nel prossimo anno sono stati il sindaco Enzo Lattuca, il vicesindaco Christian Castorri, l’assessore all’ambiente Andrea Bertani, l’ingegner Piero Tabellini e l’architetto Monica Battistini della Protezione civile. "I lavori che stiamo facendo – ha detto Lattuca – per un importo di quattro milioni di euro ci porteranno a una situazione un po’ migliore del maggio 2023, ma per migliorare realmente le opere di prevenzione e difesa servono i piani speciali che ancora non sono stati approvati dal Governo".

Piero Battistini (foto) ha illustrato le difficoltà di arginare le piene nel tratto pianeggiante in cui scorre il fiume Savio a valle di Cesena, e ha sottolineato l’importanza delle casse di espansione a monte della città per ‘tagliare’ i picchi di piena.

Dal pubblico sono arrivate numerose domande e commnenti, i più incisivi sono stati quelli di Nicoletta Bettini e Ivana Casadei: la prima è stata fortemente critica sul drastico taglio degli alberi a monte del Ponte Vecchio, la seconda ha ricordato che il piccolo borgo in cui vive in via Del Fiume in Ronta ci sono state ben sette alluvioni in un anno e mezzo. Ha fatto da stridente contrasto l’appello ripetuto più volte dal sindaco Lattuca: "Dobbiamo fidarci, fidarci di chi non fa altro che studiare i fiumi". Chi ha avuto un metro e mezzo d’acqua in casa per sette volte e non riesce a dormire se piove fa fatica a fidarsi di chi per decenni ha fatto ben poco per evitare che ci fossero le alluvioni o per mitigarne i danni.

Paolo Morelli