Lavoro Hotel Casali Cesena: "Le nostre offerte cadono nel vuoto"

La titolare Ketty Cappelletti lancia l’allarme sulla carenza di manodopera: "Siamo sotto organico, c’è poco interesse"

Il centro benessere dell’Hotel Casali

Il centro benessere dell’Hotel Casali

Cesena, 30 aprile 2022 - "Grazie, le farò sapere". La frase di rito al termine di un colloquio di lavoro pare stia perdendo la sua connotazione originale, facendo un balzo da un lato all’altro della scrivania. Lo racconta allargando le braccia Ketty Cappelletti dell’hotel Casali, che da mesi è alla ricerca di personale ma che non riesce a coprire le posizioni mancanti nel suo organico. "E’ un problema molto serio – spiega – che prima ancora che dalla mancanza di profili qualificati. dipende dalla evidente assenza di interesse a candidarsi per i ruoli dei quali abbiamo bisogno, prevalentemente concentrati nel settore dell’estetica e del centro benessere del quale è dotato la nostra struttura".

Cappelletti mette i numeri sul tavolo: "In quattro mesi ho ricevuto quattro curriculum, due dei quali non erano compatibili con le nostre attuali necessità. Una persona è stata assunta, ma siamo ancora sotto organico di due figure professionali e non riusciamo a trovarle. La situazione più paradossale sta diventando purtroppo anche sempre più diffusa e riguarda l’atteggiamento di chi si confronta con noi. Un emblema è il fatto che al termine di un recente colloquio, la candidata al posto di lavoro, salutandomi mi ha detto di volersi prendere del tempo per valutare ciò che le avevo detto. E che eventualmente mi avrebbe fatto sapere la sua decisione in merito alla proposta ricevuta. Non è un caso isolato".

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L’argomento evidentemente non riguarda massacranti lavori occasionali offerti a giovani e giovanissimi in cambio di nebulose proposte economiche, ma piuttosto impieghi qualificati rivolti a personale referenziato, che abbia esperienza nel settore e al quale Cappelletti chiede professionalità prima di tutto nel rapporto con la clientela. Il tutto con l’intento di ribadire la serietà della proposta dettata pure dagli elevati standard attesi da chi frequenta il centro benessere.

"Anche una persona esperta – riprende la titolare – ha bisogno di tempo per imparare a conoscere al meglio la clientela, perché ovviamente ogni apparato muscolare risponde in maniera diversa a ogni sollecitazione e dunque è necessario che si crei un rapporto di fiducia impossibile da improvvisare. Per questo offriamo un contratto qualificato, che però evidentemente non basta ad attirare l’interesse del mercato".

L’altro aspetto citato da Cappelletti è relativo a quella che lei definisce una sempre più marcata difficoltà a far incontrare domanda e offerta: "Fino a qualche mese fa utilizzavamo con buoni ritorni i social network, dove però certe regolamentazioni sono recentemente cambiate, tanto che ora pure quei canali hanno perso appeal e probabilmente visibilità. Resta il centro per l’impiego, al quale mi rivolgo costantemente, ma che evidentemente da solo non basta, perché le richieste non arrivano".

Le ultime considerazioni riguardano la citata difficoltà ad adattarsi: "Non proponiamo certamente condizioni tremende, ma visto il nostro tipo di attività, chiediamo l’impegno a lavorare anche nel fine settimana o in orari serali. Aspetti che evidentemente per molti sono tabù. Necessitiamo di impegno a orario pieno e invece tanti chiedono part time e appena si inizia a parlare di turni nel weekend spesso cala una barriera. So bene che il nostro problema riguarda anche diverse altre categorie e non ho intenzione di giudicare nessuno, resta però il fatto che lavorare a queste condizioni di mercato non è affatto facile".