Le donne pedalano nel gruppo Boom di cicloturiste sulle strade

La mania per le due ruote ha contagiato ragazze e signore. E domani passa il Giro d’Italia rosa "Sono molto attente ai dettagli, l’arrivo in massa ha portato una ventata di colore e fantasia"

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"È una storia d’amore, una passione che muove le montagne; una lotta contro il tempo, le altre, sé stesse, i propri limiti. Una storia di vittorie e fallimenti, di condivisione e scoperta: la storia delle donne che sono l’avvenire del ciclismo". Si apriva con queste parole Velocia, il primo documentario sulla bicicletta da corsa al femminile, uscito due anni fa in Francia e prodotto da Liv Cycling. Numeri alla mano – ad esempio, quelli sciorinati dal 18esimo rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani, riferito agli anni 2020 e 2021 – il mercato delle biciclette è in forte espansione e, parallelamente, le cicliste risultano in costante aumento. Una tendenza confermata anche dagli operatori del settore cesenati.

"Fino a qualche anno fa, le uniche donne che si presentavano in negozio erano le compagne di uomini appassionati di ciclismo. Decidevano di buttarsi in questa avventura un po’ per amore, un po’ per forza", sorride Cristina Rossi dal bancone del negozio Cycling center Lab, in via Cerchia di San Giorgio a Cesena. "Ora è tutto cambiato: chi ha iniziato trascinata dal marito si è poi innamorata delle due ruote e si è trovata a condividere la propria passione con altre donne. Anche a Cesena e dintorni sono nate decine di gruppi spontanei, formati interamente da donne che si organizzano per pedalare assieme". Cycling center lab è uno dei rivenditori autorizzati del marchio di biciclette da corsa Liv: "la differenza non sta solo nei colori, ma nelle geometrie dei telai, nella conformazione delle selle e in tanti accorgimenti pensati per il pubblico femminile". Ma in negozio piovono anche le richieste di city bike elettriche da donna, da utilizzare per muoversi in città e nei dintorni: "In questi anni Cesena ha fatto passi da gigante sulla mobilità ciclabile", commenta Cristina, "quindi sempre più persone scelgono di andare, ad esempio, al mare seguendo la pista del Pisciatello, piuttosto che prendere l’auto".

La mania ‘rosa’ per le due ruote non sta rivoluzionando solo il mercato delle biciclette, ma anche quello dell’abbigliamento tecnico per ciclisti, come confermano dall’azienda di confezioni Alexander bikewear, che ha sede in via del Lavoro a Gatteo. "Progettiamo la nostra linea femminile in base ai feedback delle nostre clienti", racconta Giacomo, braccio destro del titolare Roger Alessandri. "Le donne sono molto più attente ai dettagli. Le esigenze sono diverse anche sulla vestibilità dei capi, che deve tener conto dell’anatomia femminile. Non si può trascurare il colore: l’arrivo in massa delle donne ha sicuramente portato una ventata di colore e fantasia sulle nostre strade. Gli uomini, dobbiamo ammetterlo, hanno gusti molto più standard".

Ovviamente, che si tratti di una bici a pedalata assistita o di una tradizionale, prima di iniziare occorre sfatare alcuni miti: sì, anche le donne possono imparare a sostituire una camera d’aria in caso di foratura e sì, anche le donne possono agganciarsi ai pedali a sgancio rapido (per dosare meglio la forza nelle pedalate). Infine, sì, anche le donne possono imparare a ridurre il bagaglio al minimo e diventare cicloviaggiatrici. Ma qui comincia - è il caso di dirlo – un’altra storia.

Maddalena De Franchis