
L’appello a sorpresa del sindaco in consiglio comunale a inizio estate, al quale nei giorni scorsi ha aderito buona parte delle organizzazioni di categoria e dei sindacati cesenati od organizzati su scala romagnola. E, giovedì scorso, la spaccatura in consiglio comunale dove l’opposizione ha votato contro (Cambiamo astenuta) l’ordine del giorno del Pd approvato a maggioranza per mobilitare il territorio sull’obiettivo Cesena co-capoluogo.
La partita che può portare al conseguimento di Cesena co-capoluogo, si disputa non a Cesena ma in Parlamento. A che punto siamo, sindaco Enzo Lattuca?
"Ricapitoliamo. Accogliendo una sollecitazione dell’Upi, l’Unione delle province italiane, alcuni parlamentari del Pd hanno presentato un emendamento al disegno di legge Calderoli per rivedere la legge 5614 sulle Province che mira anche a reintrodurre le elezioni dirette. L’emendamento richiede la titolarità di co-capoluogo alle città delle province a denominazione plurima come Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino e altre. La discussione degli emendamenti era iniziata in Commissione parlamentare ad agosto, poi l’iter mi risulta che si sia bloccato".
Per quale ragione?
"La domanda andrebbe posta a rappresentanti del Governo. Quello che so è che è sopravanzata la discussione sul ddl relativo all’autonomia differenziata, mentre si è fermato il percorso del ddl sullee province".
Si andrà al voto nel 2024, e se le province debbono tornare elettive, il tempo stringe.
"Infatti il disegno di legge Calderoli è una partita che va chiusa entro Natale e quel disegno di legge è il treno giusto per far passare attraverso l’emendamento l’istanza che Cesena e le altre città nelle province plurime possano diventare co-capoluogo con i benefici conseguenti in termini di accesso a finanziamenti e maggiori opportunità. Sì, il tempo stringe. Il nodo è se il Governo ha ancora come prioritario quel ddl nell’agenda politica".
La priorità non è Cesena co-capoluogo ma la Provincia Romagna, sostiene Confcooperative.
"Sono due questioni diverse. Cesena come co-capoluogo è istanza valida in entrambe le ottiche".
L’opposizione non ha recepito l’odg del Pd. Si illudeva che lo facesse?
"È stata mopia politica: come possono non essere favorevoli che la città abbia un ruolo riconosciuto che porta benefici a tutti? Piuttosto che stare al tema hanno anteposto ragioni di schieramento, non capendo che questa istanza è trasversale a tutte le forze politiche, economiche e sociali".