L’horror comincia a casa venerdì 17 ottobre

Suonò il campanello ma non si sentì alcun rumore: all’interno un silenzio tombale e un odore sgradevole. La paura gli bloccò il respiro

L’horror comincia a casa venerdì 17 ottobre

L’horror comincia a casa venerdì 17 ottobre

Ansia, terrore, paura; tutto cominciò con un semplice aeroplanino di carta che sorvolava i tetti delle case, provocando a Luke un trauma che si portò con sé per tutta la vita. Venerdì 17 ottobre: giorno in cui tutto cominciò. Luke era appena uscito da scuola; durante la lezione di italiano, per passare il tempo, si mise a costruire un aeroplanino di carta. Si incamminò ciondolando verso casa, lo tirò fuori dallo zaino e lo lanciò in aria. Lo rincorse finché non arrivò di fronte alla casa della signora Durand: la casa era pericolante, le finestre erano rotte, il giardino deserto e in giro si diceva che chi ci sarebbe entrato poi non ne sarebbe più uscito. L’aeroplanino entrò all’interno della casa da uno spiraglio della finestra. Luke, esasperato, si diresse verso l’ingresso pensando: "Che sarà mai, tanto quella è solo una stupida leggenda!".

Quatto quatto arrivò davanti alla porta; suonò il campanello ma non si sentì alcun rumore così dedusse che fosse rotto. Aprì la porta ed entrò cauto. Chiese se all’interno della casa ci fosse qualcuno. Silenzio tombale. Pensò che la signora Durand fosse andata a fare una passeggiata assieme alla badante, quindi si mise alla ricerca dell’aeroplanino.

Ad un certo punto però, passo dopo passo, scricchiolio dopo scricchiolio, cominciò a percepire un odore sgradevole, vomitevole. Girovagò per tutto il primo piano ma non trovò nulla, così salì le scale; erano di legno, mal messe, alcune travi erano rotte, altre rosicchiate dai topi. Arrivato in cima, Luke sentì che l’odore percepito prima si era accentuato e gli venne il voltastomaco. Entrò nella prima stanza: era una camera da letto, c’erano armadi di legno antico (probabilmente marcio), un letto con le doghe tutte rotte e una finestra, anch’essa rotta.

Entrò con calma e cercò il suo maledetto aeroplanino ma, ad un certo punto, sentì un rumore assordante. Barcollante dalla paura, Luke si recò nel corridoio, cercando di capire da dove venisse il fatidico rumore. Percorso il corridoio, giunse davanti ad una stanza, l’unica con la porta chiusa. Si avvicinò alla maniglia e la girò cautamente, la porta si aprì e all’interno ci trovò il suo aeroplanino. Si trovava sopra al baule dei giocattoli. Fece per prenderlo, quando sentì un rumore che proveniva da dietro di sé, una specie di ronzio, che si faceva sempre più forte. Si girò spaventato e…davanti ai suoi occhi una scena indescrivibile: sopra ad una sedia a dondolo si trovava il cadavere della signora Durand e uno sciame di mosche che ci si posava sopra. Schifato, Luke scappò via, lasciando l’aeroplanino dentro a quella casa. Raggiunse la porta e uscì. Arrivato a casa, stanco e col respiro affannato, Luke raccontò l’accaduto alla madre, che ovviamente non gli credette. Andò in camera sua e si ritrovò sul letto il suo aeroplanino. La paura gli bloccò il respiro, si lasciò cadere a terra e rimase lì tutto il pomeriggio.

Erano le 19 di sera quando si svegliò, guardò il letto e…l’aeroplanino non c’era più. Ogni volta lo trovava in un posto diverso. A colazione, sul divano, nello zaino. Un giorno Luke si stufò di tutto questo, così lo prese e lo strappò furioso. Il mattino dopo se lo ritrovò lì, sul suo comodino, ma questa volta era diverso: si intravedeva una scritta rossa. Luke lo aprì e dentro ci trovò scritto "Non ti libererai mai di me". Passarono gli anni e ancora l’aeroplanino era lì, lo seguiva ovunque. Luke ha pure cambiato città, ma se lo ritrovò comunque lì, sempre affianco a lui, ormai faceva parte della sua vita quotidiana e ci si era pure un po’ abituato. All’età di 21 anni, Luke decise di tornare a casa dei genitori per un po’. Arrivato in città, notò subito che la casa della signora Durand era circondata da striscioni neri e gialli. Salutati mamma e papà, chiese informazioni sulla casa della vecchia. I genitori gli raccontarono che il cadavere della signora era stato ritrovato dalla polizia e sul suo corpo era posato un aeroplanino di carta con all’interno scritto di rosso "Non ti libererai mai di me".

Denise Urbini della classe II C della media di Borghi