Liceo Alpi, disservizi e manutenzione carente

La denuncia di un’insegnante: "Istituto escluso dal piano di ristrutturazione anche se necessita di interventi urgenti"

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di Luca Ravaglia

Investire sulle scuole non è mai abbastanza, come non è semplice individuare la lista di priorità alle quali affidarsi, ma a riguardo dal liceo linguistico ‘Ilaria Alpi’ arriva una corposa serie di suggerimenti. A fornirli è un’insegnante che lavora da anni in quel plesso: "Mi fa piacere vedere che in questi mesi sono stati stanziati importanti fondi per il restyling di una serie di scuole superiori, ma con rammarico prendo atto del fatto che anche questa volta il nostro liceo non rientra nella lista. Eppure di interventi da effettuare ce ne sarebbero, eccome".

La docente allega documentazione fotografica e ed entra nel dettaglio, partendo da una serie di finestre malfunzionanti: "Si tratta di quelle cosiddette ‘antifumo’ che dovrebbero aprirsi in caso di emergenza ma che invece non si chiudono mai, facendo entrare area fredda nei corridoi e innescando una serie di correnti che di certo in questo periodo in cui è necessario tenere gli impianti di riscaldamento a temperature più basse, non aiutano a migliorare il clima. La sede centrale trova spazio in una struttura vecchia di decenni e che porta con sé in maniera più che evidente i segni del passaggio del tempo. Gli infissi non sono isolanti e anzi alcuni non si chiudono affatto, senza parlare della questione dei bagni". Ogni piano ha due ali, per ogni ala ci sono quattro servizi igienici riservati alle ragazze e uno ai ragazzi.

"Spesso si registrano problemi con gli scarichi o col semplice funzionamento dei sanitari, con evidenti ripercussioni sugli studenti, che di certo farebbero volentieri a meno di mettersi alla ricerca di un wc funzionante. La cosa che più indispettisce è che a riguardo abbiamo avanzato tante richieste e segnalazioni di disservizi, che però sono sempre rimaste lettera morta".

La docente precisa in ogni caso che in passato sono stati effettuati sopralluoghi e valutazioni, alle quali però non sarebbero seguiti interventi concreti. " Lo dimostra per esempio il fatto che durante una di queste ispezioni erano stati smontati dei pannelli di uno controsoffitto, che non sono nemmeno più stati rimontati". C’è poi anche il tema dell’impianto di illuminazione, un altro degli aspetti da tenere in maggiore considerazione in questi tempi di ‘bollette pazze’: "Di certo le nostri luci non sono di ultima generazione, come dimostra il fatto che dei nove neon collocati nella zona dell’atrio, soltanto due sono funzionanti".

A chiudere il cerchio c’è una riflessione sul vicino plesso del ‘cubo’, dove si trova la sede distaccata del liceo: "Sembra quasi una beffa – ironizza l’insegnante – ma resta il fatto che chi trasferisce da una struttura all’altra, passa dall’avere un gran freddo, a fare i conti col gran caldo. Tra vetri coibentati e riscaldamento a pavimento in effetti a volte si suda pure… Lo hanno fatto notare dei genitori nel corso degli ultimi incontri e non abbiamo potuto far altro che dar loro ragione. E’ vero che gli interventi da effettuare sono tanti, ma la manutenzione del liceo linguistico non può essere di serie B".