Un marocchino di 31 anni, che si era reso complice 20 giorni fa di una brutale aggressione nei confronti di un barista del bar Capolinea nella zona stazione, è stato espulso giovedì pomeriggio dal territorio italiano. I fatti di violenza risalgono al 20 agosto scorso, quando nella zona della stazione di Cesena due nordafricani si erano presentati al bar Capolinea, gestito da un cittadino cinese e, dopo aver bevuto alcolici, si erano rifiutati di pagare. Alla richiesta di saldare il conto i due clienti hanno reagito aggredendo il barista che si è difeso. Nel locale è nata una violenta lite, a cui è seguita una colluttazione, durante la quale sono volate anche bottiglie di vetro e pare che siano stati utilizzati dei coltelli. A riportare le ferite peggiori sono stati i due aggressori, ricoverati al Bufalini con ferite lievi. Anche il barista ha riportato delle lievi ferite, ma non è ricorso alle cure dei sanitari. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Giovedì la questura di Forlì-Cesena ha dato esecuzione al provvedimento di espulsione dal territorio italiano, disposto dal prefetto e convalidato dal giudice, nei confronti di uno dei due uomini, cittadino marocchino di 31 anni, gravato da numerosi precedenti penali per svariati reati, rintracciato nella mattinata dai carabinieri di Cesena. L’ufficio immigrazione della questura, nei giorni seguenti al fatto, aveva avviato una serrata interlocuzione con le autorità consolari al fine di ottenere la documentazione necessaria all’esecuzione dell’espulsione, concretizzatasi giovedì mediante l’accompagnamento all’aeroporto Marconi di Bologna dove lo straniero è stato imbarcato verso il Marocco, scortato a bordo dell’aeromobil. Nella zona della stazione proseguiranno nei prossimi giorni i servizi di controllo di polizia, carabinieri e polizia locale, rafforzarti anche dall’impiego di pattuglie del reparto prevenzione crimine di Bologna.
Annamaria Senni