Cesena, testimone in piazza San Pietro. "Che emozione!"

La disabile Liviana Siroli racconta il suo intervento al pellegrinaggio diocesano da Papa Francesco

Liviana Siroli durante il suo discorso in piazza San Pietro

Liviana Siroli durante il suo discorso in piazza San Pietro

Cesena, 23 aprile 2017 - Liviana Siroli, presidente Cvs (Volontari della sofferenza), da 47 anni sulla sedia a rotelle dopo aver perso l’uso delle gambe a 18, è stata una delle testimoni sul sagrato di piazza San Pietro che ha parlato di fronte a 13mila pellegrini in attesa del papa, nella visita in Vaticano fatta sabato scorso dalle diocesi di Cesena-Sarsina e Bologna.

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È vero che è venuto a cercarla il vescovo in persona per chiederle di portare in piazza San Pietro la testimonianza di come la malattia possa essere una condizione privilegiata per incontrare Gesù?

«Sì, mi ha messo un po’ in imbarazzo e in apprensione, ma mi sono data da fare in questi due mesi. Ho coinvolto malati che fanno riferimento al nostro movimento per costruire insieme a loro l’intervento raccogliendo spunti. Infatti nel mio discorso ho citato il loro nome e le frasi più toccanti, come quella di Arianna che ringrazia il papa e la sua testimonianza di fede che mette le ali alla carrozzella».

È sembrata a suo agio, sul sagrato, ha anche zittito i politici!

«Ero spaventata, in quel luogo meraviglioso pieno di pellegrini. Mi piace più parlare a braccio, che leggere, in più il foglio mi tremava fra le mani e non avevo neppure preso gli occhiali giusti. I politici? C’era un gran brusio alla mia destra: non so se fossero veramente loro, ma a me sembrava che non fossero composti. E allora mi sono interrotta e mi è uscito: ‘state un po’ zitti, politici’».

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Qual è stato il cuore del suo messaggio?

«Che anche la sofferenza può essere una grazia per incontrare fino in fondo Gesù». Con chi è andata a Roma? «Con il mio movimento insieme ad Unitalsi e i volontari. Con tanti altri malati e disabili».

Come ha trascorso la domenica dopo la fatica gioiosa del pellegrinaggio?

«Mi sono riposata e sono stata con la mamma, dando il cambio alal badante. Ha 98 anni, è in carozzella anche lei: facciamo la gara per chi passa prima nel corridoio».