Lo stupratore di Gatteo si era rifugiato a Verona

Cittadino marocchino senza fissa dimora identificato dai carabinieri e arrestato per l’aggressione a una donna l’11 febbraio scorso

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di Giacomo Mascellani

I carabinieri della Compagnia di Cesenatico hanno arrestato l’uomo accusato di aver violentato lo scorso 11 febbraio una donna di 60 anni a Gatteo a Mare. E’ Yassine Bouak, un cittadino marocchino di 32 anni senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano. Le manette sono scattate sabato scorso, 26 marzo. L’uomo è accusato di violenza sessuale e lesioni personali aggravate. Del caso se ne occupa la pm Lucia Spirito della Procura della Repubblica di Forlì-Cesena, che ha incaricato per le indagini i carabinieri di Cesenatico, svolte materialmente dal personale del Nucleo operativo radiomobile.

Secondo gli investigatori il nordafricano clandestino è l’uomo che la sera dell’11 febbraio ha aggredito e stuprato una imprenditrice 60enne residente in zona. L’accusato l’avrebbe avvicinata nei pressi dei Giardini Don Guanella e la foce del fiume Rubicone, ma la donna non voleva essere disturbata; a quel punto l’aggressore l’ha strattonata e trascinata con la forza sulla vicina spiaggia, dove l’ha colpita ripetutamente al volto, immobilizzata e costretta a subire un atto sessuale, per poi darsi alla fuga. Le indagini sono partite immediatamente, raccogliendo le testimonianze e utilizzando le immagini di alcune telecamere presenti lungo le strade che lo stupratore ha percorso per raggiungere Gatteo a Mare e poi per fuggire. È stato il lavoro intenso e minuzioso, che ha consentito di identificare dopo sette giorni il marocchino, il quale fra l’altro è un frequentatore soltanto occasionale del territorio della Valle del Rubicone e, la sera della violenza sessuale, aveva fatto perdere le proprie tracce, rifugiandosi fuori regione. Le investigazioni hanno consentito di individuare l’uomo in un piccolo comune della provincia di Verona, dove, al termine di appostamenti durati dodici ore, i militari della Compagnia di Cesenatico lo hanno individuato e fermato.

Alla luce dei gravi indizi acquisiti dagli investigatori e del reale pericolo di fuga, l’indagato è stato arrestato e messo a disposizione del sostituto procuratore di turno della Procura della Repubblica presso il tribunale di Verona, Alberto Sergi, il quale, concordando con le risultanze investigative raccolte, ha disposto la reclusione del 32enne al carcere di Verona Montorio, chiedendo al gip Carola Musio l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che è stata emessa mercoledì scorso, 30 marzo, dopo l’udienza di convalida dell’arresto. L’attività investigativa non si è fermata ed è stata molto fruttuosa, perché i carabinieri di Cesenatico comandati dal capitano Flavio Annunziata, hanno effettuato una mirata perquisizione nel luogo dove l’uomo aveva trovato dimora, un casolare nelle campagne di Verona, dove i militari hanno rinvenuto alcuni indumenti corrispondenti a quelli indossati dallo stupratore quando è stato commesso il reato, che erano stati descritti dalla vittima e sono immortalati nelle immagini riprese dai sistemi privati di videosorveglianza installati a Gatteo a Mare. Queste ed altri elementi raccolti, inchiodano di fatto il 32nne.