"Locali in centro, stop ai decibel assordanti"

Le proteste dei residenti nelle piazze Amendola e Albizi per la musica di sera. Le associazioni: "Regole rispettate dai pubblici esercizi"

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di Andrea Alessandrini

Si acutizza un male di stagione, le controversie tra residenti e pubblici esercizi (due anni fa finì sul tavolo del giudice civile l’esposto di due residenti contro un bar in viale Mazzoni) a causa del rumore nelle ore serali e notturne con l’epicentro delle lamentele in questi giorni torridi è nella zona delle piazze Amendola e Albizzi dove si assiepano bar, ristoranti e locali molto frequentati in edifici adiacenti, se non addirttura condivisi, con i residenti.

Le proteste in particolare riguardano il volume della musica che alcuni abitanti definiscono insostenibili. Altre controversie si sono verificate in piazza Guidazzi e nella prima area cittadina della movida, tra giardini pubblici e teatro Verdi, e nei pressi dei chioschi dei Giardinetti Savelli, tra i più frequentati in estate con le case a ridosso delle mura. Il flusso e il vociame in piazza Almerici e piazza della Libertà sono invece più tollerati dai residenti. Ma anche in periferia, in prossimità di bar e circoli, i residenti hanno espresso malcontento per il rumore notturno.

Provvede a disciplinare la materia il regolamento comunale per la disciplina delle attività rumorose in vigore del 2007 che prevede sanzioni per i locali che non rispettano i limiti fissati per di attività rumorose a carattere temporaneo entro mezzanotte. La musica di sottofondo all’esterno dei locali è consentita dalle 10 alle 12.30 e dalle ore 16 alle ore 22. "Non sono arrivati esposti alla polizia locale o al Comune – osserva il sindaco Enzo Lattuca –ma solo segnalazioni. I rilievi fonometrici sono di competenza di Arpae, il rispetto degli orari fissati dal regolamento la verifica e le eventuali sanzioni spettano invece alla polizia locale. In questi giorni segnalazioni sono provenute da una residente in piazza Albizzi e da piazza Amendola un altro residente ne ha inviate più d’una. Altre in passato sono provenute dalla zona del teatro e di via Mura Giardino".

"Complici il grande caldo e le finestre spesso aperte può essere aumenta l’insofferenza dei residenti – afferma il direttore di Confesercenti Graziano Gozi –. In prima istanza bisogna usare il buon senso: da parte delle attività non eccedere, da parte dei residenti avere tolleranza verso situazioni comunque occasionali. Fanno fede le misurazioni fonometriche di concerti e spettacoli da parte di Arpae. Il confronto reciproco, più delle sanzioni, aiuta a risolvere i problemi".

"La situazione è sotto controllo - aggiunge Sara Montalti, coordinatrice Fipe Confcommercio –: nella stragrande maggioranza dei casi residenti e pubbici esercizi, attenti a rispettare le regole e sensibili verso i residenti, parlandosi, mitigano gli eventuali disagi".