
Commemorazione nel torinese di Giovanni Maroncelli di Sant’Angelo di Gatteo
Sabato scorso a Chiusa di S. Michele (Torino) il Comune, l’Anpi di Chiusa di San Michele e quelle limitrofe, con partecipazione dell’Anpi Rubicone con il presidente Luca Bussandri, ed altri consiglieri e una rappresentante del Comune di Gatteo, hanno commemorato gli undici Martiri partigiani della Buonaria nell’80° anniversario dell’eccidio, avvenuto il 26 maggio 1944 (lì un monumento li ricorda). Fra questo v’era anche Giovanni Maroncelli (1912-1944), detto "Gianni", di Sant’Angelo di Gatteo trucidato dai nazifascisti per rappresaglia assieme ad altri dieci partigiani.
Ne ha tracciato un profilo biografico Edoardo Turci, storico locale, che ha detto: "Giovanissimo fu assunto allo stabilimento "Cogne" di Aosta, e negli anni Trenta trascorreva le ferie a Sant’Angelo e ai bagni di Gatteo a Mare. Parlava con eloquenza (era un autodidatta) di questioni politiche e sociali e i poveri braccianti del posto erano increduli quando cercava di spiegare loro che lui era in ferie, e quindi non lavorava, ma che veniva pagato ugualmente grazie alle tutele e conquiste sindacali".
"La sua formazione politica – ha aggiunto Turci - molto probabilmente, l’acquisì grazie ai contatti con la grande Torino (risiedeva in Corso Firenze, 115 e successivamente in via C. Fiume, 8) e i movimenti politici antifascisti. Il primo gennaio 1944 aderì alla Resistenza entrando a far parte della Divisione "Garibaldi", diventandone in seguito Comandante di Distaccamento. Partito in missione il 17 marzo 1944 venne catturato e tradotto alle Carceri Nuove di Torino e di lì prelevato nel maggio 1944 dai nazifascisti e a gruppi di dieci vennero nei paesi vicini per rappresaglia. Terminata la strage i cadaveri a terra vennero fotografati allo scopo di identificarli e Maroncelli ("partigiano caduto") venne sepolto nel cimitero monumentale di Torino, settore "Campo della gloria".
Nel 1946 a Gatteo a Mare gli intestarono una piazza e nei primi anni Duemila una strada a Sant’Angelo". Accolta anche una proposta di Turci per un prossimo convegno per un confronto fra la Resistenza piemontese e quella romagnola.