Incidente mortale a Cesena, ecco chi era Luca Presepi

La Yamaha, il volley, l’Inter, gli amici e la nuova fidanzata Simona. Ecco chi era il ragazzo di 28 anni morto in sella alla sua moto

Luca Presepi

Luca Presepi

Cesena, 20 luglio 2018 - Lui e lei. Luca Presepi, chiamato 'Prese' dagli amici, e la sua amata Yamaha Fazer in sella alla quale da circa due mesi amava battere il territorio romagnolo una volta scrollatosi di dosso gli impegni professionali. Sorridente, cordiale, innamorato della vita e di ogni forma di sport, Luca (i genitori gestiscono una tabaccheria) viveva con emozione qualsiasi evento che lo interessava: dalla partita di beach volley alla nuova avventura lavorativa al Famila di Cesenatico, senza dimenticare l’arrivo in Champions della sua squadra del cuore, l’Inter.

A chi gli diceva che l’essere interista era il suo unico neo, rispondeva: «Ma quale difetto. E’ uno dei pregi più grandi che possa avere». «Non ci posso credere. Dell’incidente mi ha dato la notizia Simona, la sua morosa, e non mi convinco dell’idea che Prese non ci sia più».

E’ Andrea Cefaloni, amico frarterno di Luca, a raccontarne la «carica contagiosa e l’entusiasmo straripante» che lo hanno da sempre contraddistinto.

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«Non doveva finire così. Quella cavolo di moto», si sfoga Andrea raccontando la loro lunga amicizia nata ai tempi della scuola materna e proseguita fino al momento del tragico schianto sulla Cervese. «Era una di quelle persone che pur avendo lavorato dieci ore aveva sempre voglia di fare. Abbiamo fatto di tutto assieme: pallavolo, serate, vacanze al mare». Nelle ultime settimane, con l’inizio della storia con Simona gli amici si divertivano a congratularsi con lui che dopo tanto aveva trovato una ragazza.

A dirlo è Michele Massaro, che nel corso di questo ultimo anno di campionato è stato il suo allentare di volley. «E’ il classico ragazzo tranquillo - dice Massaro parlando ancora al presente - lo incontravo due volte a settimana per gli allenamenti e spesso assieme agli altri ragazzi andavamo a mangiare una pizza. Si impegna per il gioco di squadra, sempre allegro e di compagnia. Poco tempo fa - prosegue l’allenatore - aveva conosciuto una ragazza con cui era andato in campeggio. L’ho incontrato pochi giorni fa, non riesco a crederci ancora. E’ un vero colpo».

Lo ricorda per la sua allegrezza anche Luca Berni suo compagno di volley a Spiaggia 23 e al Sabbione Sant’Egidio. «Nei tornei - ricorda l’amico - era sempre in prima linea. Amava la compagnia e il gioco di squadra. Era l’organizzatore del gruppo e aveva lo spirito del leader, tanto a lavoro dove era capo del suo reparto quanto nel gioco. Trasmetteva a tutti la gioia di vivere», confessa.