"Luci accese fuori orario, sprechi da evitare"

Segnalazioni dai cittadini al consigliere leghista Enrico Sirotti Gaudenzi. L’assessore Castorri: "Tutto risolto, si tratta solo di test"

Migration

di Luca Ravaglia

"L’attenzione ai consumi energetici si deve fare coi fatti, non a parole, prestando attenzione a ogni possibile fonte di spreco, cercando di contenerla. Serve partire da qui primai di pensare di accendere le luci pubbliche in strada più tardi e spegnerle prima, perché la sicurezza delle nostre città deve restare una priorità". La valutazione è di Enrico Sirotti Gaudenzi, consigliere comunale della Lega, che in questi giorni sta ricevendo e verificando segnalazioni riguardo ad anomale accensioni dei lampioni in alcune zone della città, a partire dal centro storico e dall’area della Biblioteca Malatestiana, dove alcuni punti luce sarebbero stati messi in funzione di giorno. "Non so sono qui a voler denunciare una singole luce accesa fuori orario – è il suo commento – perché il tema non è questo. La mia riflessione riguarda il fatto che in città ci sono certi sprechi che dovrebbero essere ridotti al minimo con l’intento di contenere le bollette senza intervenire sulle fasce orarie dell’illuminazione pubblica. Quando faccio questa riflessione c’è chi, sulle pagine dei social network, risponde dicendo che ormai i furti vengono compiuti con sprezzo del rischio anche in pieno giorno: è vero e a maggior ragione rilancio sul tema, invitando a fare una riflessione zona per zona, per individuare le aree più critiche da tutelare meglio. In centro storco possono esserci le illuminazioni indirette legate alle vetrine dei negozi o dei bar e ristoranti aperti fino a tarda ora, altrove non è così".

Sirotti rilancia anche sul tema dei punti luce: "Ce ne sono di fulminati che non vengono sostituiti e altri che non garantiscono il dovuto risparmio energetico. Serve intervenire".

La replica arriva dall’assessore ai lavori pubblici Christian Castorri: "Prima di tutto preciso che le cose stanno diversamente: non è che il comune ‘si sbaglia’ e lascia luci accese in pieno giorno per errore: semplicemente quando questo si verifica è perché in quel tratto specifico sono in corso dei test sugli impianti, che non possono essere effettuati di notte proprio per non compromettere l’efficienza. Riguardo allo stato dei punti luce, in città ce ne sono oltre 25.000. La manutenzione è costante, così come il rinnovo delle lampade diventate obsolete con quelle più moderne e funzionali. Ovviamente non si può provvedere alla simultanea sostituzione di tutte contemporaneamente: ci sono dei piani programmati che stiamo rispettando". La conclusione di Castorri è sul tema sicurezza e illuminazione: "ci stoiamo confrontando direttamente con le forze dell’ordine per approntare la soluzione migliore. In ballo c’è un lasso temporale di circa mezz’ora che potrebbe essere spalmato tra una quindicina di minuti alla mattina e altrettanti alla sera. Nessuna rivoluzione a danno della comunità, dunque".