L’Università della terza età riparte dall’arte

Il 20 settembre a Palazzo Ghini l’apertura dei corsi all’insegna del tema del conflitto tra conferenze, visite guidate, cinema e teatro

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di Raffaella Candoli

Scalda i motori in attesa della ripartenza di martedì 20 (nel salone di Palazzo Ghini alle 15.30), l’Università della Terza età (Ute), che, presieduta da Daniele Vaienti, sigla i 35 anni di attività. Durante la pausa estiva Ute non ha mancato di far sentire la propria voce contraria all’ipotizzata vendita dell’ex-Lazzaretto, inserito nell’antica cinta muraria malatestiana e paventato dal Comune. E, proprio il disegno leonardesco delle mura è l’illustrazione di copertina del calendario di eventi e "costituisce evidentemente – afferma Vaienti -, un richiamo simbolico alla sua capitale importanza da preservare e valorizzare nella sua unicità e continuità come memoria storica e come inestimabile bene culturale della nostra comunità".

Dunque, fermo restando che la tematica della conservazione della "Memoria" è obiettivo prioritario di Ute, il fil rouge che percorre le 65 date in programma è quello del "Conflitto": "dell’anima, della psiche, oggetto di confronti estenuanti fra amore e odio…". "Un termine quasi sconosciuto – sottolinea Vaienti - per generazioni che hanno vissuto una lunga parentesi di pace, travolta ora e rimessa in discussione da quanto accaduto a partire da febbraio nell’Europa della stabilità". Ma il termine comprende anche contrapposizioni e conflitti in senso più ampio e trasversale: nelle arti e nella letteratura, nel cinema e nel teatro e nella musica: "forze diverse, fino a divenire opposte – prosegue Vaienti -, secondo la lezione della Storia, a cominciare da quella antica, le cui vicende paiono ancora oggi non sopite, a secoli di distanza: il rapporto conflittuale con il mondo arabo ed asiatico, quasi un perpetuarsi degli scontri infiniti fra Romani e Parti o la pace di cristallo che riguarda i popoli del Medio Oriente. Lotte che sfociano in guerre e conflitti sanguinosi, così come possono essere ‘sanguinose’ le lotte ed i conflitti interiori, nei territori a volte inesplorati e misteriosi delle nostre coscienze". Dunque, nessuna celebrazione di anniversario, com’è costume di Ute, ma fatti per mantenere il gusto del sapere e la curiosità di imparare, per favorire la socializzazione e combattere la solitudine, aprendo nuovi rapporti di amicizia non solo fra anziani, tra conferenze, gite e visite guidate; poesia e burattini al don Baronio, cinema e teatro in collaborazione con Filippo Cappelli e Antonio Maraldi, pomeriggi musicali.

Per le conferenze (tutte alle 15.30), che proseguono fino al 26 maggio, inaugura gli appuntamenti, dopo i saluti del presidente, lo studioso d’Arte Orlando Piraccini "Ricordando Ilario Fioravanti: il 2012 ‘anno orribile’ per l’arte cesenate; a seguire, per il mese in corso, venerdì 23 ancora a Palazzo Ghini, Pino Montalti (architetto, ricercatore storico) parlerà delle fortificazioni rinascimentali di Cesena; martedì 27 alla sala Cacciaguerra della BCC, Andrea Michele Pistocchi (storico, saggista) relazionerà su "Un manoscritto del Quattrocento tra Romagna e Parigi. Quando la guerra diventa poesia". Venerdì 30, al Teatrino Don Baronio, S.E. Douglas Regattieri (vescovo della Diocesi di Cesena-Sarsina) intratterrà i presenti sul tema "Beati conflitti!". Le iscrizioni ad Ute posso essere fatte prima dell’inizio delle conferenze, oppure presso il Sindacato Pensionati CISL, Via Renato Serra 15, dove Ute ha sede (tel. 0547-22.803 644), il martedì, giovedì e venerdì mattina.