Lupi di Liberio, anche un gruppo di religiose ’benedice’ il tradizionale Tappone

Il sodalizio di appassionati per le camminate e la difesa delle tradizioni romagnole protagonista di uno degli appuntamenti clou della sua stagione

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Con il mitico ’Tappone’, come tradizione si è conclusa la stagione invernale dei Lupi di Liberio, il sodalizio formato da oltre cento uomini, uniti dalla passione per le camminate e la difesa delle tradizioni romagnole.

I camminatori, dopo aver raggiunto in autobus Pietra dell’Uso, si sono diretti con tre guadi, erte e declivi fino al Ponte Romanico. Da qui l’ascesa sino a Montetiffi, dove dopo due ore e mezzo di cammino si è tenuta la prima merenda. Qui ’il branco’ ha ricevuto la visita di Lupo Elcan (all’anagrafe Jacopo Agostini, assessore al bilancio del comune di Cesenatico), checon un amico correva da quelle parti per allenarsi alla 100 km del Passatore. Ripartiti alla volta di Talamello, i Lupi si sono impegnati in un percorso con camminata su strada asfaltata e strada sterrata, molto panoramico specie nella parte terminale, dopo 11 chilometri coperti in tre ore e mezzo. I camminatori dopo aver raggiunto il crinale, hanno riempito gli occhi e la mente di tutti i bellissimi riferimenti storici e paesaggistici di questo territorio con le vedute di Strigara, Sogliano, San Marino, Maioletto, Monte Carpegna, Sasso Simone e Perticara.

La terza parte si è svolta alla Locanda dell’Ambra, dove c’è stato il ricongiungimento con alcuni Lupi giunti in auto. I Lupi hanno incontrato alcune suore della comunità religiosa delle ’Figlie Benedettine della Divina Volontà’, che si sono prestate ad una foto che troverà un posto d’onore nell’album del branco. Poi i camminatori hanno ripreso il passo da Talamello a Novafeltria, per poi fare ritorno in autobus. Dopo due anni di pausa forzata, i Lupi di Liberio sono ripartiti con i due eventi che caratterizzavano la primavera, la festa alle Conserve e il ’Tappone’.

Giacomo Mascellani