Macerone, buche e rattoppi senza fine

I residenti della frazione esasperati dalle condizioni della strada per i continui interventi sull’asfalto e sui sottoservizi

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di Luca Ravaglia

Il biglietto da visita è un semaforo che regola il traffico a senso unico alternato. E’ rosso, ovviamente. E c’è fila: quella formata da un gruppo di auto che a metà mattina lungo la via Cesenatico aspettano a motore acceso il loro turno per puntare verso il mare. Il semaforo che si incontra all’altezza di Villa Casone è il primo di due, perché lungo il rettilineo che conduce alla riviera ci sono altrettanti cantieri collocati a breve distanza l’uno dall’altro, che gli abitanti della frazione di Macerone ormai conoscono fin troppo bene. Da mesi la strada che corre in mezzo a case e negozi è infatti soggetta a una serie di interventi di manutenzione che comportano scavi sull’asfalto per intervenire sia sui sottoservizi, sia sulla posa della rete della fibra ottica. Nessuno contesta i tipi di interventi, né la necessità di far arrivare ruspe e scavatori in strada, ma quello che sta creando polemiche tra residenti e non solo è lo stato in cui si è ridotto l’asfalto in corrispondenza dell’intera frazione: un lungo susseguirsi di buche, avvallamenti e cunette caratterizzati dagli scavi progressivamente aperti e richiusi, a brevissima distanza l’uno dall’altro. "A guidare viene il mal di stomaco – commenta chi vive quotidianamente il problema sulla sua pelle – senza considerare i rischi per la sicurezza e la tenuta della vettura, soprattutto quando piove". A stretto giro di posta arrivano le lamentele legate ai rallentamenti: "Nessuno contesta i lavori, ma servirebbe un po’ di buon senso nella loro pianificazione. Soprattutto durante le ore di punta questa strada si trasforma in un lungo serpentone di mezzi incolonnati. E questo probabilmente è ancora niente in vista dell’estate". Ci sono i rumori, le vibrazioni sui vetri, la polvere e il fango durante le giornate piovose. "E’ davvero necessario impiegare mesi per effettuare questi interventi? E perché tutti i disagi sono contenuti entro la frazione di Macerone, mentre appena si varca il confine del Comune di Cesenatico il quadro cambia radicalmente in meglio?". E’ però doveroso puntualizzare che a fianco di chi contesta, c’è pure chi prova a stemperare gli animi: "E’ chiaro che i cantieri portano disagi, ma è altrettanto evidente che i lavori di manutenzione sono necessari. Non sarà un problema eterno, ormai l’intervento volge al termine e a quel punto la strada verrà riasfaltata. Come si poteva farlo prima, con le ruspe ancora al lavoro?". Sul tema interviene anche Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, ma in questo caso soprattutto presidente della Provincia: "In effetti - spiega – il tratto di via Cesenatico che attraversa il territorio di Cesena è di competenza provinciale, mentre superato Macerone passa sotto la gestione del Comune di Cesenatico. I Comuni hanno maggiori fondi da mettere a disposizione per questi tipi di interventi. In ogni caso però lunedì 16 maggio inizierà l’asfaltatura anche su una tranche della via Cesenatico a Macerone, quella che da circa metà della frazione va verso il mare. Entro giugno verrà effettuato anche un secondo intervento nella direzione opposta: dall’ingresso dell’abitato andando verso Villa Casone. Resterà dunque temporaneamente escluso il tratto centrale, nel quale sono ancora in corso i lavori. Al termine dell’intervento, passati i tempi tecnici necessari, ultimeremo l’opera. Rimarco in ogni caso che la Provincia si sta apprestando a mettere sul tavolo 5 milioni di euro destinati all’asfaltatura nell’area di Forlì Cesena. Si poteva far prima? Magari sì, ma gli imprevisti sono stati tanti, ultimo dei quali lo stop delle attività di circa un mese da parte delle aziende che si occupano di bitume, costrette fronteggiare il consistente aumento dei costi".