Madre vince la causa in tribunale, ma ‘perde’ il figlio

L’ex marito condannato per sottrazione di minore. Ma lui ormai è maggiorenne

"Una sentenza arrivata troppo tardi". E’ la voce di una madre, privata del figlio 17 anni fa. Una recente pronuncia della Corte d’Appello di Brescia ha posto la parola fine ad un lungo procedimento penale. Una donna, 37enne di origine libanese, venti anni fa si era trasferita a Cesena con il marito. L’uomo, un 46enne, commerciante di pietre preziose, avrebbe sottratto il figlio alla donna quando era ancora in fasce, portandolo a vivere in Libano coi nonni paterni. Il marito sospettava che la moglie lo tradisse e diceva che la donna era una ribelle. "Me lo hanno portato via che non aveva ancora un anno – commenta la donna che ora vive a Cremona – e io da allora l’ho visto una sola volta in compagnia dei nonni". E’ di un anno fa la condanna della Suprema Corte a due anni e sei mesi di reclusione per sottrazione di minore oltre al risarcimento di 130mila euro. La Cassazione ha però rinviato in appello per la pena accessoria ed è recente la pronuncia della Corte d’Appello che condanna il padre (assistito dall’avvocato Alessandro Sintucci) alla sospensione della potestà genitoriale per 4 anni. "E’ una beffa – commenta la 37enne – mio figlio ha appena compiuto18 anni e la potestà genitoriale si esaurisce con la maggiore età. La cosa brutta è che io in questi anni non sono riuscita a ricostruire un rapporto con lui, ci sentiamo al telefono, è educato e gentile ma siamo come due estranei. Se c’è una cosa che non mi perdonerò mai è di aver permesso al mio ex marito di portarmelo via".

a.s.