Malatestiana Cesena, inaugurata la nuova ala della Biblioteca

"La memoria del mondo, dall’antichità ad oggi". Scaffali a vista, videogiochi e sala cinema nella biblioteca. Presenti Bonaccini e l’assessore Felicori

Cesena, 20 marzo 2022 - Un avvenimento che il sindaco Enzo Lattuca non ha esitato a paragonare alla nascita della libraria domini, quando Malatesta Novello vendette le saline di Cervia per finanziare il suo tesoro con l’intento di sfidare i secoli. Di fatto, dopo 20 anni di progetti e lavori, nella data di ieri, a 568 anni dalla sua epifania, la Biblioteca Malatestiana ha compiuto un altro passo epocale della sua storia: i suoi quasi 7 mila metri quadrati coincidono con l’intero grande edificio che fu un tempo liceo classico.

Taglio del nastro durante l'inaugurazione del terzo lotto
Taglio del nastro durante l'inaugurazione del terzo lotto

Opera avviata dall’allora sindaco Giordano Conti e poi portata avanti dal suo successore Paolo Lucchi, entrambi presenti all’evento. In un’aula magna gremita, sotto gli sguardi concentrati dei giuristi romani scolpiti da Mauro Benini, la festa ha vissuto il suo momento istituzionale. A tracciare le tappe della moderna Malatestiana l’assessore alla Cultura del comune di Cesena Carlo Verona: dallo scaffale aperto (100 mila libri a vista) degli anni ’80, alla Biblioteca dei Ragazzi, alla Memoire du Monde dell’Unesco, fino al gaming e al fumetti e ad una nuova sala proiezioni intitolata all’attore cesenate Franco Mescolini.

"La festa è nelle cose, non nelle parole" ha esordito a sua volta, rinunciando ad un intervento d’occasione, l’assessore regionale Mauro Felicori per il quale "una biblioteca è come una scuola di volo che insegna a volare nel mondo del sapere". Al sindaco Lattuca anche il compito di ringraziare la Regione per il sostanzioso finanziamento di i11 milioni di euro che ha assorbito il grande progetto, che ha comportato anche la spesa di altri 16 milioni per costruire la nuova sede del liceo Monti spodestato dalla biblioteca e ne assorbe due all’anno per la sua gestione.

La nuova parte della Biblioteca
La nuova parte della Biblioteca

In un discorso, a tratti vibrante, Enzo Lattuca, ha colto l’occasione per rintuzzare con argomenti di alto spessore, chi storce il naso davanti ad un progetto che mette insieme codici antichi e giochi di ruolo, chi invita a non confondere la casa dei libri con un centro sociale.

E quale argomentare più convincente se non il Manifesto sulle Biblioteche Pubbliche dell’Unesco (1994) che, prima al mondo, ha voluto valorizzare la nostra Malatestiana con il titolo di Memoire du Monde?

"Nel Manifesto - ha elencato il sindaco - si evidenzia che i materiali compresi in una biblioteca devono riflettere gli orientamenti attuali e l’evoluzione della società, devono rendere prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione, deve dare accesso alle espressioni culturali di tutte le arti rappresentabili così come la memoria dell’immaginazione e degli sforzi dell’uomo. Chi non ha ancora capito questo concetto è fuori dalla storia".

Uno spazio anche per il tech
Uno spazio anche per il tech

Inevitabile anche il rimando a come cambierà l’area con la realizzazione delle tre piazze. Al presidente della Regione Stefano Bonaccini il rituale taglio del nastro non prima di aver ricordato che la Malatestiana è un patrimonio d’eccellenza della regione e va accresciuta la sua promozione nel mondo.

In chiusura la dotta cavalcata di parole di Roberto Mercadini che, partendo da Dante, ha citato "la fame umana di conoscenza". "I libri - ha concluso - ci danno la sensazione di essere contemporanei dell’eternità. Intrecciano il passato e il futuro, e ci rendono millenari pur mantenendoci bambini".