Maltempo, accesso vietato ai parchi e alla pineta

Per consentire agli operatori di eseguire gli interventi per mettere in sicurezza gli alberi dopo i danni dei giorni scorsi

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Dopo il maltempo che ha colpito Cesenatico e la riviera sabato scorso, il sindaco Matteo Gozzoli ha firmato un’ordinanza per il divieto di accesso, permanenza e sosta al Parco di Ponente, al Parco di Levante e alla Pineta di Zadina. Il provvedimento è stato assunto per consentire agli operatori di Cesenatico Servizi di poter eseguire tutti gli interventi necessari di verifica e messa in sicurezza degli alberi presenti all’interno delle aree verdi, colpite dalle forti raffiche di vento e dalla pioggia incessante e violenta. Il divieto ha decorrenza immediata e sarà mantenuto fino al completo termine dei lavori di messa in sicurezza delle aree che al momento ha tempi di esecuzione ancora da definire.

La tempesta che si è abbattuta in riviera, pur non nemmeno paragonabile a quella che ha causato danni immensi in varie parti del territorio marchigiano, oltre a causare danni ingenti nelle varie spiagge, soprattutto per l’erosione di migliaia di metri cubi di sabbia ed i problemi causati agli stabilimenti balneari, ha devastato parecchio le alberature e le aree verdi. Lo dimostrano le decine di interventi in cui la Protezione civile, Radio Soccorso Cesenatico, la Polizia locale, le maestranze di Cesenatico Servizi e le forze dell’ordine, si sono dovute alacremente impegnare per fronteggiare le raffiche di vento soffiate sino a 110 chilometri orari.

Il sindaco Gozzoli, la dirigente ingegnere Chiara Benaglia, l’ingegnere Barbara Zignani e Paolo Ingretolli della Protezione civile comunale, continuano a monitorare il territorio e a mantenere costanti contatti con la regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di trovare le soluzioni tecniche migliori per dare risposte all’emergenza e contestualmente per poter avere le risorse necessarie a realizzare i lavori straordinari che possano limitare l’eventuale ripetersi di questi violenti ed improvvisi fenomeni atmosferici.

Giacomo Mascellani