Il ritorno del maltempo: "L’emergenza adesso è pulire i tombini ostruiti dal fango"

Cesena, l’assessore Castorri fa il punto: "Undici mezzi del comune al lavoro Sottopasso Machiavelli chiuso per il sistema fognario danneggiato, ma stiamo procedendo celermente nell’opera di bonifica della rete"

Cesena, un sottopasso allagato

Cesena, un sottopasso allagato

Cesena, 6 giugno 2023 – Piove. Piove ancora forte e l’acqua che cade per ore sugli argini del fiume Savio evoca brutti e recentissimi fantasmi.

Assessore alle opere pubbliche Christian Castorri, Cesena deve continuare ad avere paura?

"È impossibile non pensare a quello che è appena stato, ma tutti quanti stiamo correndo per rimetterci in piedi il prima possibile e per fare in modo che un forte acquazzone resti soltanto tale".

In ogni caso da domenica è stato precauzionalmente chiuso il sottopasso Machiavelli.

"L’alluvione in quel punto ha danneggiato il sistema idraulico che garantisce il deflusso delle acque, ora stiamo operando con strumenti provvisori in attesa di un ripristino che auspichiamo avvenga in tempi celeri. Dunque visto il quadro meteorologico di queste ore abbiamo messo prima di tutto la sicurezza".

Melma e fango stanno lasciando le strade, ora il problema sono le fogne?

"Ce ne siamo occupati fin da subito, inviando i mezzi dedicati agli spurghi praticamente a ciclo continuo. Solo per citare i casi di queste ore, al momento (ieri, ndr) ne stanno operando undici".

I r isultati ci sono?

"Parliamone alla fine dell’emergenza, quando avremo davvero ritrovato la normalità. In ogni caso stiamo facendo il massimo e al momento non stanno emergendo particolari criticità. Il punto riguarda il fatto che il fango che si riversa nei tombini rischia di ostruirli, formando tappi che in questo momento sarebbero particolarmente critici. Per questo stiamo intervenendo senza sosta per garantire il loro corretto funzionamento".

E’ sufficiente soffermarsi nelle aree interessate dall’alluvione o il rischio riguarda l’intera rete fognaria?

"I punti critici sono quelli delle zone dove si è verificata l’esondazione. Altrove, l’acqua continua a defluire regolarmente". Quali saranno i prossimi passi? "Serve cominciare a ragionare nell’ottica del ‘dopo’ e questo è certamente un dato positivo. Dobbiamo spezzare la catena dei lavaggi a ciclo continuo e per questo è necessario che vengano ultimate le rimozioni di fango e macerie dalle abitazioni".

A che punto siamo?

"Direi buono, aspetto tutt’altro che scontato. L’impegno di tutta la comunità è stato decisivo ad accelerare gli interventi e a mettere alle spalle la parte più critica".

Dunque ora cosa ci aspetta? "Nelle prossime ore partiremo con una massiccia campagna informativa per chiedere agli abitanti di conferire in strada gli ultimi residui rimasti dopo di che, se dovesse restare qualcosa, inviteremo a concordare i tempi con Hera, in modo da garantire un tempestivo recupero".

Serve eliminare il fango una volta per tutte.

"Dopo aver rimosso gli ultimi cumuli ci dedicheremo alla radicale pulizia delle strade, dopo di che passeremo a quello che auspichiamo possa essere il definitivo ciclo di pulizia del tombini dagli ultimi residui di fango che, solidificandosi, rappresenterebbero potenziali problemi. A quel punto la rete fognaria sarà effettivamente bonificata e potremo tornare a parlare di normalità nella gestione del sistema delle acque reflue cesenati".