
Savignano, i consiglieri di minoranza Montemaggi e Sarti divisi sulla cittadinanza onoraria ai minori stranieri
Kitty Montemaggi, consigliere comunale di minoranza di Fratelli d’Italia, appena rieletta coordinatrice comunale, ha votato contro la cittadinanza onoraria ai minorenni stranieri residenti a Savignano sul Rubicone. Perchè questa decisione? "Non la condivido perché ritengo che non sia uno strumento utile per l’integrazione, ma piuttosto un’operazione politica senza reali benefici per i cittadini e lo faccio a nome del partito che rappresento, Fratelli d’Italia". Non tutti i consiglieri di opposizione hanno votato contro. "Le due coalizioni di minoranza hanno deciso ampia libertà decisionale sul voto a questa mozione e quindi ogni consigliere si è espresso a suo nome". Lei ha votato diversamente dal consigliere Lorenzo Sarti, che è suo figlio ed ex candidato sindaco. Litigi politici in famiglia? "Assolutamente no. Una strategia comune dei gruppi di minoranza che in questo modo chiarisce il fatto che la cittadinanza onoraria è solo un gesto simbolico che Fratelli d’Italia assolutamente non condivide, ma che però permette a Sarti e a Palermo di essere presenti durante la consegna della cittadinanza il 2 giugno per non lasciare il palco solo alla sinistra come se l’integrazione non fosse di tutti, ma solo di una parte politica". A Savignano sono state concesse diverse cittadinanze a stranieri. "Nel nostro Comune, il sistema funziona: solo negli ultimi tre anni, sono state concesse oltre 600 cittadinanze". Perchè dice che la mozione per la cittadinanza onoraria è illegittima? "E’ in contrasto con il regolamento comunale che prevede che questo riconoscimento venga dato a chi si distingue per particolari meriti. Allora mi chiedo: in cosa questi bambini si distinguerebbero rispetto agli altri? Ma qui c’è un problema ancora più` grande: la mozione chiede di inserire nel regolamento comunale un principio giuridico, lo ‘Ius Scholae’, che in Italia non esiste. Questo è un abuso giuridico". Cosa propone? "Non servono cittadinanze onorarie ma azioni concrete. Potenziare i corsi di lingua per i bambini stranieri, affinché possano partecipare pienamente alla vita scolastica. Educare alla cittadinanza, insegnando la storia e i valori del nostro Paese, affinché si sentano davvero parte della comunità. Contrastare la criminalità, perché l’integrazione non può` prescindere dalla sicurezza. Organizzare eventi multiculturali che favoriscano il dialogo tra nuove famiglie e residenti, coinvolgendo anche gli italiani che arrivano da altre regioni. Istituire borse di studio per il merito scolastico, per premiare chi si impegna, indipendentemente dalla nazionalità. Votare contro questa mozione non significa essere contro l’integrazione. Significa volerla costruire con strumenti seri e reali".