La scuola primaria 'G. Pascoli' di San Vittore amplia la propria offerta con un laboratorio dedicato all'alimentazione. La nuova cucina permetterà agli studenti di sperimentare e apprendere attraverso la pratica culinaria, promuovendo l'incontro tra culture e l'apprendimento esperienziale. Un'innovativa metodologia didattica che arricchisce il percorso formativo degli alunni.
Mani in pasta alla scuola Pascoli. Inaugurata a gennaio, la primaria ’G. Pascoli’ di San Vittore si amplia ulteriormente con il nuovo laboratorio dedicato all’alimentazione e alla preparazione di pasti. È in fase di montaggio la nuova cucina che sarà utilizzata dai 122 studenti attualmente iscritti, e dai loro insegnanti, nell’ambito di percorsi didattici di apprendimento legati al cibo, all’incontro tra le diverse culture e alle relazioni. Attraverso la cucina gli studenti potranno mettersi alla prova ai fornelli ma scopriranno anche culture diverse, a partire da quella brasiliana, la composizione degli ingredienti e la natura di alcune reazioni chimiche. Dopo aver terminato i lavori interni e aver dotato tutte le aule e i relativi laboratori di supporti didattici innovativi, l’Amministrazione comunale procede ora con questo ulteriore intervento che sarà concluso nei prossimi giorni in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico.
"In ambito scolastico – commenta l’assessora alla scuola e ai servizi educativi dell’infanzia Maria Elena Baredi – il laboratorio non è concepito unicamente come il luogo in cui gli studenti possono mettere in pratica quanto appreso a livello teorico, ma anche come una metodologia didattica innovativa che consente agli studenti di arricchire il ‘sapere’ con il ‘fare’. È questa la didattica esperienziale che non si basa unicamente sulla lezione frontale ma che consente alle bambine e ai bambini di potenziare la loro intelligenza. Questo nuovo ambiente scolastico è stato concepito come un laboratorio-cucina che andrà ad affiancarsi agli altri già presenti alla primaria ‘Pascoli’ di San Vittore, coordinati dai singoli insegnanti che qui vivono e che questa scuola frequentano. È questo un nuovo modello di scuola che fa dell’esperienza una importante occasione di crescita".