Medici di base Cesena, coperti cinque posti su 16

Flop per il bando per l’assegnazione degli ambulatori: scatta l’allarme per molti comuni del Rubicone, scoperto anche San Carlo

Francesco Sintoni, responsabile dei Distretti Sanitari dell’Asl Romagna

Francesco Sintoni, responsabile dei Distretti Sanitari dell’Asl Romagna

Cesena, 26 luglio 2022 - La Regione pubblica, come ogni anno in questo periodo, il prospetto delle assegnazioni degli ambulatori in cui manca il medico di medicina generale e puntualmente si alza l’allarme. Ben oltre la metà resta sguarnita. I medici non rispondono al bando. In parte mancano e in parte rifiutano localizzazioni svantaggiate, sia geograficamente che demograficamente (pochi pazienti e magari troppi anziani problematici scarsamente assistiti dalle strutture pubbliche). I "buchi" nel Cesenate hanno nomi collocabili quasi esclusivamente nel Rubicone: Borghi, Sogliano, Savignano, Gambettola, Gatteo e Gatteo Mare, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, ai quali si aggiunge San Carlo a Cesena. Qui, al momento, il medico di base non c’è. In totale su 16 assegnazioni, in bando per pensionamenti o abbandoni da parte dei titolari, solo 5 hanno trovato concorrenti. Gli altri ricorrono ormai nell’elenco dei non assegnati. "Però - puntualizza il dottor Francesco Sintoni, responsabile dei Distretti Sanitari dell’Asl Romagna - ci sono medici, nelle vicinanze delle sedi vacanti, che hanno ancora capienza rispetto al tetto dei 1500 pazienti e che possono accogliere chi ne ha necessità".

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Dottor Sintoni, come si risolve questo reiterato disinteresse dei medici di famiglia per il Rubicone?

"Eventualmente con il secondo avviso. A questo potevano partecipare solo i medici che avevano compiuto il loro percorso di specializzazione in Medicina Generale. Dunque il bacino di riferimento era inferiore alla domanda del territorio. Nel secondo interpello, previsto in autunno, aperto anche ai medici ancora in formazione, la platea di chi può rispondere al bando sarà più vasta e presumibilmente più interessata".

Che succede oggi ai cittadini che non hanno un medico di famiglia nel paese di residenza? "C’è ancora molta disponibilità rispetto al tetto dei 1500 pazienti in diversi medici che operano sul territorio cesenate. A Roncofreddo, per esempio, c’è il dottor Contos che provvisoriamente può accogliere i pazienti di Sogliano, mentre Mercato Saraceno può soddisfare le richieste dei pazienti delle due frazioni molto popolose del Gualdo. Nessun mutuato resta senza medico di famiglia".

E’ la lontananza dall’ambulatorio del medico di base, dunque, il disagio maggiore, soprattutto in caso di anziani e disabili.

"Si questo può rappresentare un problema ma la situazione è in evoluzione. Al momento attraverso gli incarichi provvisori ogni mutuato ha un punto di riferimento medico e non c’è stata, in alcun caso, interruzione di continuità. Per esempio, è andata in pensione a Borghi la dottoressa Pietracito ma attualmente c’è, provvisoriamente, il dottor Pistone".

Cos’ha da spartire Gatteo Mare con le zone di collina considerate svantaggiate geograficamente?

"Un pensionamento che ancora non è stato sostituito. Ma tra Villamarina e zone limitrofe oggi la copertura è affidata ad incarichi provvisori. Il Cesenate, insieme alla zona di Rimini, con tali incarichi, ha potuto affrontare degnamente la situazione. Più difficile la copertura nel Forlivese e nel Ravennate, dove si ver ificano criticità più acute".

Il problema resta quello della mancanza di borse di studio per la formazione dei medici?

"Il vuoto formativo, al momento, è stato risolto con il potenziamento del numero delle borse che genererà tra un anno o due gli effetti desiderati. Possibili disagi in questo periodo di rinnovamento della Medicina Generale possono verificarsi, e lo stiamo vedendo anche a livello nazionale, ma oggi, in attesa del secondo appello, siamo riusciti ad arginarli".