Meduse star dei ‘social’ "Tante segnalazioni ma nessun allarme"

E’ il momento della ‘Cassiopea’, presente in gran numero nella nostra riviera. Bortone (Arpae): "Fenomeno normale in Adriatico con alte temperature".

Meduse star dei ‘social’  "Tante segnalazioni  ma nessun allarme"
Meduse star dei ‘social’ "Tante segnalazioni ma nessun allarme"

Con le temperature alte proliferano le meduse, che in questi giorni si vedono sotto riva nelle acque di balneazione. Nell’estate 2023, dunque a tenere banco sono proprio gli animali marini, che però non sono dei pesci. All’inizio della stagione si è parlato molto delle tartarughe marine, che sono dei rettili molto presenti nelle acque del mare Adriatico e purtroppo spesso sono vittime di incidenti, perchè durante la bella stagione ci sono più diportisti in mare ed aumenta il traffico di motoscafi e imbarcazioni, ed inoltre molte tartarughe finiscono accidentalmente nelle reti dei pescherecci. Il mese scorso è scoppiato l’allarme del granchio blu, una specie "aliena" importata dall’Oceano Atlantico attraverso le acque di zavorra delle grandi navi, che in Emilia Romagna ha trovato un habitat ideale, visto che sta colonizzando le nostre acque, con seri problemi per gli allevamenti di molluschi, specialmente nelle attività viene svolta relativamente vicino a riva, come nella zona di Goro, dove i marinai stanno vivendo seri problemi, mentre per ora non ci sono particolari disagi nelle acque della costa di Forlì-Cesena, visto che gli allevamenti di cozze prospicienti la spiaggia di Cesenatico, ad esempio, sono situati in alto mare e distano diverse miglia dalla costa.

In questi ultimi giorni sui social si assiste ad una "esplosione" di post, filmati e fotografie sugli avvistamenti di meduse. Anche a tal riguardo è opportuno informare bene, per sapere come realmente stanno le cose. In primo luogo dalla Guardia Costiera e dal Centro ricerche marine, non vi è alcune segnale di allarme, perchè il fenomeno è sotto controllo e quando le temperature raggiungono livelli alti, è normale vedere le meduse anche vicino a riva, dove facciamo il bagno per intenderci. Ve ne sono di diverse tipologie e, nell’ecosistema marino, sono esseri la cui vita è legata a quella di altre specie che popolano l’Adriatico, a partire proprio dalle tartarughe, che ne sono ghiotte, e di alcuni grossi pesci. Per quanto poco gradite dai bagnanti, le meduse sono dunque organismi molto importanti in quanto rappresentano un anello della catena alimentare. Le meduse popolano i nostri mari da più di 400 milioni di anni, sono organismi eleganti dotati di movimenti lenti e che fanno la loro comparsa in diversi periodi dell’anno, come sottolinea il direttore generale di Arpae Emilia Romagna, Giuseppe Bortone: "Le meduse presenti lungo la nostra costa sono le solite meduse tipiche del periodo estivo che, trasportate dalle correnti, si fanno osservare dai turisti. La maggior parte di loro non sono pericolose in quanto non sono urticanti".

Guardando nello specifico il fenomeno assieme agli esperti di Arpae, quest’anno dalla tarda primavera si è vista la medusa Quadrifoglio (Aurelia aurita), che termina il suo ciclo biologico verso fine giugno. Poi è seguita la medusa Polmone di mare (Rhizostoma pulmo), da giugno ad agosto, che è facile rinvenire insieme alla medusa Cassiopea (Cothyloriza tuberculata), da agosto a settembre. Anche queste ultime, nonostante le dimensioni, non sono urticanti. Di piccole dimensioni e trasparente è invece la Carybdea marsupialis, che ha potere urticante, ma il cui effetto per fortuna dura poco. "Nel caso si venga in contatto con i loro tentacoli _ dicono gli esperti _, al fine di lenire il bruciore si può sciacquare la parte interessata con acqua dolce tiepida". Dunque le meduse sono dove devono essere, sta a noi riconoscerle e, se vediamo sulla pelle un segno di arrossamento, stiamo tranquilli, perchè passa come (e con) l’acqua.

Giacomo Mascellani