Cesena, mendicanti e profughi assediano i supermercati

Le stesse persone occupano da tempo le posizioni più lucrose: l’elemosina è quasi un obbligo

Un mendicante all'uscita dell’Economy di via Giordano Bruno

Un mendicante all'uscita dell’Economy di via Giordano Bruno

Cesena, 1 aprile 2018 - Stazionano ai due ingressi principali del supermercato Famila a Torre del Moro. A volte si soffermano sull’uscio pronti a chiedere l’elemosina ai clienti che escono con il sacchetto della spesa alla mano. Altre, invece, siedono a ridosso dell’entrata sempre con lo stesso proposito. Si tratta soprattutto di nordafricani che dal primo mattino fino alle 20,30, orario di chiusura del supermercato, presidiano l’area del parcheggio per guadagnare poche monete a giornata.

Se le squadre dei parcheggiatori abusivi operano seguendo una stessa tattica di approccio, gli uomini e le donne che praticano accattonaggio al di fuori dei supermercati assumono strategie relazionali completamente differenti. All’ingresso che si affaccia su via Tonelli, sul lato che dà su via Cattaneo, spesso staziona un ragazzo di colore, poco più di trent’anni, che più di chiedere l’elemosina controlla l’uscio. Il più delle volte sembra concentrato sul display del suo telefono cellulare ma non appena arriva un cliente apre il palmo della mano alla ricerca di qualche moneta.

Sul lato opposto, invece, l’ingresso è monitorato da due soggetti, un ragazzo più che ventenne, e una donna di mezza età. Entrambi di colore, parlano tra loro nella comune lingua d’origine, arrivano al mattino e vi restano fino all’ora di pranzo. La donna attende che i clienti escano dal supermercato, volge loro un saluto e chiede monete. Il ragazzo a questa prima parte è completamente indifferente essendo di sua pertinenza il deposito dei carrelli. Nel corso della giornata ‘lavorativa’, infatti, si avvicina ai clienti – più o meno anziani – chiedendo di rimettere a posto il carrello in cambio dell’euro custodito. Ma non si limita a questo: quando infatti l’euro resta incastrato nella boccuccia del carrello con un piccolo cacciavite allarga la fessurina per intascarsi la moneta.

Nel pomeriggio avviene il cambio del turno, ma ciò che colpisce è che le due entrate raramente restano sguarnite dei propri ‘uscieri’. Sul lato che introduce immediatamente alle casse e al reparto frutta, sopraggiunge un uomo di robusta corporatura che adopera una tecnica piuttosto collaudata: attende il cliente, chiede la moneta del carrello ma se non ottiene risposta segue la preda fino alla vettura cercando di ottenere con insistenza il guadagno ormai sempre più dovuto.

Del resto, ogni supermercato a Cesena ha il proprio ‘accattone’. Si pensi al Conad di Viale Gaspare Finali dove ogni giorno entra in ‘servizio’ lo stesso ragazzo di colore, giovane d’età e con un cappellino in testa che ormai meccanicamente allunga la mano sia ai clienti del market che ai passanti. Diverso è il caso del nordafricano che custodisce come un vero guardiano l’entrata dell’Economy sulla Romea, il solo che per guadagnare qualcosa cerca di vendere piccoli oggetti senza violenza alcuna.