Mercante d’arte indagato per appropriazione indebita

Un collezionista e mercante d'arte cesenate è indagato per appropriazione indebita e trasferimento illegale di opere d'arte di ingente valore all'estero. I carabinieri hanno rintracciato l'intera collezione e l'hanno posta sotto sequestro.

Mercante d’arte indagato per appropriazione indebita
Mercante d’arte indagato per appropriazione indebita

Un collezionista e mercante d’arte cesenate è finito indagato per appropriazione indebita e gli è stata mossa anche l’accusa di aver trasferito opere d’arte di ingente valore all’estero senza permesso. Una violazione, quest’ultima, che deriva dalla norma volta a tutelare l’integrità e la completezza del patrimonio culturale nazionale. Una storia che comincia un anno fa, quando un cesenate di 63 anni stipula un accordo con un collezionista privato, 65enne cesenate, per ottenere la cessione di alcune opere di sua proprietà del valore complessivo di ben 11 milioni e 800mila euro. Tra queste vi sarebbero state anche opere del pittore italiano del ‘600 Marco Ricci e dell’incisore e pittore bolognese Guido Reni, ritenuto uno dei massimi esponenti del classicismo seicentesco. Un accordo che sarebbe andato a buon fine e a seguito del quale, sarebbe avvenuta anche la cessione dei quadri e delle altre opere di ingente valore. Ma la sorpresa per il mercante d’arte 63enne arriva quando il collezionista privato muore e i suoi eredi rivendicano il diritto di proprietà sulle opere d’arte un tempo appartenute al parente e iniziano un’azione legale contro l’acquirente, tutelato dall’avvocato Alessandro Sintucci. Da quel momento inizia la ricerca della collezione di ingente valore che inizialmente non viene ritrovata. Solo recentemente i carabinieri di Bologna hanno rintracciato l’intera collezione in un caveau di una banca a Cremona e hanno posto l’intero patrimonio, corrispondente a 11 milioni e 800mila euro, sotto sequestro in attesa che la giustizia faccia il suo corso e stabilisca chi è il legittimo proprietario. a.s.