"Modello Emilia mito da sfatare"

Galeazzo Bignami, FdI, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, è entrato nella sala verde di palazzo Chigi per il primo incontro sugli aiuti ai territori alluvionati a fianco della premier Meloni.

Qual è la sua impressione, da emiliano-romagnolo, su come si sono avviati i lavori?

"Il premier e il Governo hanno fornito le prime risposte importanti fra cui il riconoscimento dell’obiettivo del cento per cento degli indennizzi, abbattendo la burocrazia e raggiungendo risultati concreti per la popolazione. Per continuare serve chiarezza e linearità da parte di tutti".

Perché, c’è qualcosa di non chiaro?

"Non vorrei che qualcuno usasse questa situazione come arma politica. Perché dire ad esempio che solo un sindaco non ha firmato il documento portato ieri dalle Province al tavolo del Governo? In realtà molti

sindaci non condividono quel documento ed altri neanche lo avevano letto. Mi auguro sia una gestione maldestra e basta, perché altrimenti significherebbe che qualcuno vorrebbe strumentalizzare questa situazione per polemizzare col Governo. Io posso garantire che il Governo sta evitando polemiche anche quando potrebbe dire, come ad esempio sul mancato inserimento di certe aree nel Decreto Emergenza, che noi quell’elenco lo abbiamo ricevuto e che la responsabilità è altrui"

Il sindaco di Cesena ha perplessità sull’entità dei fondi finora destinati: sarebbero 1,6 miliardi, invece dei due dichiarati, e solo una parte per l’emergenza.

"Anche questo mi lascia perplesso. Prima si dice che per l’emergenza servivano almeno 500 milioni, ne mettiamo quattro volte tanti e poi si dice che sono tre volte e mezzo e quindi non va bene".

Che dice della richiesta di un commissario sul modello Emilia 2012 per il terremoto?

"Sfatiamo un mito. La gestione del territorio è piaciuta a chi ha ricevuto quello che chiedeva. Molti sono rimasti esclusi ingiustamente".

Andrea Alessandrini