Viaggio da Cesena a Rimini in monopattino per salvare un cardellino

L’impresa di un quindicenne che ha trovato l’uccellino ferito a Cesenatico e lo ha portato al Centro recupero volatili di Rimini

Rayan Amaiou con il monopattino e la gabbia usata per trasportare il cardellino ferito

Rayan Amaiou con il monopattino e la gabbia usata per trasportare il cardellino ferito

Cesena, 8 luglio 2022 - Lo hanno chiamato eroe, ma Rayan Amaiou, il quindicenne di Ponte Ospedaletto protagonista di questa storia da moderno libro Cuore, speciale non si sente affatto, anzi: ribadisce che il suo gesto è ‘una cosa normale’. Normale come svegliarsi in una mattina di canicola africana, riporre in un trasportino per gatti un piccolo di cardellino trovato per caso la sera prima, prendere autobus e treni e provare a colmare i chilometri mancanti a bordo di un monopattino, quindi camminare sotto il sole cocente per altri 4 chilometri, portandosi appresso il monopattino scarico fino all’agognata destinazione, Corpolò. Già, perché a Corpolò, nel Riminese, ha sede il Cras, Centro di recupero animali selvatici, che da anni si occupa di cura degli esemplari di fauna selvatica in difficoltà. Sono stati proprio i volontari del Cras, martedì scorso, a raccontare l’accaduto sulla pagina Facebook ufficiale, totalizzando in poche ore oltre 6100 ‘like’ e centinaia di condivisioni.

"Lunedì sera ero con i miei amici a Cesenatico", esordisce Rayan, "mentre aspettavo che mia mamma venisse a prendermi, ho visto un cardellino volare basso tra le auto. Era disorientato, forse era caduto dal nido. Non ci ho pensato due volte: l’ho portato a casa e gli ho dato da bere dell’acqua con una siringa. Conoscevo già il Cras e sapevo che lì avrebbe ricevuto le giuste cure".

"L’ho visto alzarsi la mattina presto e ho capito subito che aveva in testa solo il pensiero del cardellino", aggiunge la madre, Cristiana Spighi. "Non ha fatto neppure colazione e così com’era, in ciabatte e pantaloncini, è partito alla volta di Corpolò. Un vero viaggio della speranza, perché è necessario prendere diversi mezzi pubblici e coprire autonomamente alcune distanze per arrivare a destinazione. Io non potevo accompagnarlo perché dovevo recarmi in ufficio: gli ho proposto di aspettare ma, a suo parere, non c’era tempo da perdere". Oltre alle difficoltà del viaggio, gli immancabili imprevisti: prima si scarica lo smartphone su cui visualizzare le indicazioni stradali, poi anche il monopattino – preso in prestito dal fratello per coprire la distanza tra Santarcangelo (fermata del treno più vicina) e Corpolò – abbandona Rayan. Ma lui non si perde d’animo e guadagna gli ultimi 4 chilometri a piedi, e così farà anche per tornare a casa.

A chi gli chiede se, sotto quel sole, si fosse mai pentito di essere partito, Rayan (che frequenterà il secondo anno all’Istituto tecnico aeronautico di Forlì) risponde con tutto l’entusiasmo dei suoi 15 anni: "Lo rifarei mille volte. La vita di un uccellino non vale meno della nostra: quando stiamo male, noi chiamiamo l’ambulanza. Gli animali sono soli, devono poter contare sul nostro aiuto per salvarsi". In questa tenera storia di provincia il lieto fine è dietro l’angolo: l’animaletto non ha nulla di rotto, assicurano dal Cras, mangia regolarmente. Presto tornerà a volare.