Morandi, gravi ustioni ma è fuori pericolo

Il cantante ricoverato al Centro specialistico del Bufalini, un punto di riferimento a livello nazionale per le lesioni alla pelle

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di Luca Ravaglia

Gianni Morandi resta ricoverato, fortunatamente in condizioni stabili e non in pericolo di vita, nel Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena dove era arrivato nella serata di giovedì a causa delle lesioni riportate sia alle gambe che alle mani in seguito a un incidente verificatosi mentre il cantante era intento a bruciare sterpaglie in un suo terreno del Bolognese.

L’ustione più profonda riguarderebbe l’arto superiore destro, ma in ogni caso i sanitari stanno costantemente monitorando l’evoluzione della situazione effettuando i trattamenti necessari a consentirne la guarigione. Le informazioni sono state diffuse ieri mattina dall’Ausl attraverso un bollettino medico.

Quello di Gianni Morandi è soltanto l’ultimo dei tantissimi nomi dei pazienti curati in uno dei centri di eccellenza del settore a livello nazionale e nel quale confluiscono feriti, anche in condizioni disperate, provenienti da tutta la regione e non solo. Le pagine di cronaca scritte attendendo buone notizie oltre la blindatissima porta del reparto sono tante e molte di queste parlano di speranza.

Come quelle dei bimbi arrivati dai territori di guerra (in particolare del Medio Oriente) e che al Centro Grandi Ustionati del Bufalini hanno ritrovato, oltre alla salute, anche il sorriso.

Nel reparto ha trascorso una lunga degenza anche Jessica Notaro, aggredita con l’acido dal suo ex nel gennaio del 2017 e che proprio qui è riuscita a compiere i primi passi verso la nuova vita. Tanto che lei stessa ha più volte pubblicamente ringraziato il personale che la ha accompagnata lungo il percorso di cura.

A Cesena sono stati ricoverati anche alcuni feriti dell’incidente verificatosi nell’agosto del 2018 lungo l’A14 a Borgo Panigale (l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte si recò in visita dell’agente di polizia che pur con la schiena bruciata continuava ad allontanare, mettendole in salvo, le persone che si trovavano in zona), o di quello ferroviario che sconvolse Viareggio nel 2009.

Più indietro nel tempo, nel 1990, vennero portati a Cesena anche alcuni dei feriti della tragedia dell’istituto Salvemini di Casalecchio, contro il quale si schiantò un aereo innescando poi un incendio che causò la morte di dodici studenti.

Il Centro Grandi Ustioni in effetti è un hub regionale e sovraregionale di alta specialità per le ustioni e ha un bacino di utenza di oltre 4 milioni di abitanti.

Accoglie pazienti gravemente ustionati e affetti da gravi e rare patologie dermatologiche che richiedono cure particolarmente intensive.

Ogni anno i ricoveri sono in media 170 e nella sala operatoria interna vengono effettuati oltre 600 interventi chirurgici.

E’ particolarmente studiato per proteggere i malati dal pericolo di infezioni: si va dai letti ad aria, fluidizzati e riscaldati, con vasca di balneazione dedicata alla pulizia delle ferite, fino al controllo della carica microbica ambientale, della temperatura e umidità, attraverso sistemi di condizionamento e ricircolo, flussi laminari a pressione positiva e filtri assoluti, utilizzati per ridurre al minimo la carica microbica dello spazio.

Tra le eccellenze dell’unità operativa diretta dal dottor Davide Melandri, c’è la Banca Regionale della Cute che negli anni ha incrementato la propria attività su scala europea, avviando una sezione fortemente impegnata nell’attività di ricerca clinica. Tra i derivati della cute particolarmente richiesto e utilizzato negli ultimi anni da diverse specialità mediche c’ è una matrice dermica totalmente biocompatibile decellularizzata attraverso una metodica sottoposta a brevetto internazionale.