Morti in casa a Montiano, la tragedia di una coppia

Montiano, Adolfo Persano, 86 anni, e la sua compagna Anna trovati senza vita nel loro appartamento. Probabili due malori a poche ore di distanza

Il sindaco Fabio Molari davanti alla casa in cui vivevano Adolfo e Anna

Il sindaco Fabio Molari davanti alla casa in cui vivevano Adolfo e Anna

Cesena, 31 ottobre 2019 - Due persone trovate morte nella stessa casa. Si tratta molto probabilmente di un decesso naturale, anche se sarà poi l’autopsia a stabilire la causa esatta, quella che ha strappato alla vita a Montiano in via Vittorio Veneto 85 Adolfo Ezio Persano, 86 anni e la sua convivente Anna, una polacca molto più giovane di lui, insieme da oltre 20 anni, che gli faceva anche da badante. Ieri pomeriggio poco prima delle 15 un assistente sanitario è andato a casa di Adolfo Persano per fargli dei massaggi. Ma una volta entrato, essendo la porta non chiusa a chiave, ha fatto la macabra scoperta.

Lei era riversa a terra in bagno senza vita e lui morto sul pavimento accanto al letto. Adolfo era cieco, non riusciva da solo ad alzarsi dal letto ed era affetto da alzheimer. Subito sono stati chiamati i soccorsi e sono due ambulanze del 118, l’automedica e sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Gambettola che hanno competenza pure nel territorio del comune di Montiano e i loro colleghi di Cesenatico. Da un primo esame sui corpi dei due morti, è emerso che i due decessi sembrerebbero derivati da cause naturali. E i motivi ci sono.  La donna nei giorni scorsi era stata colpita da una forma di ischemia ed era in attesa di essere chiamata dai medici dell’ospedale Bufalini per essere sottoposa a ulteriori accertamenti e sicuramente poi a un intervento chirurgico. Prrbabilmente, e il condizionale è sempre d’obbligo, la donna si è sentita male in bagno e ha urlato. Adolfo ha avuto l’istinto di aiutarla senza però sicuramente rendersi conto del suo stato di salute ed è caduto dal letto rimanendo senza vita.

Il decesso dovrebbe risalire a 24-36 ore prima del ritrovamento. I due corpi senza vita sono stati poi portati nella camera mortuaria dell’ospedale Bufalini di Cesena a disposizione dell’autorità giudiziaria e la casa di via Vittorio Veneto dove sono stati trovati morti, posta, in via precauzionale, sotto sequestro giudiziario, in attesa del completamento degli accertamenti e delle decisioni del giudice. Adolfo Persano lascia una figlia che abita a Case Missiroli e un’altra figlia Daniela Persano era morta tragicamente l’estate scorsa travolta dalla improvvisa piena di un torrente mentre stava passeggiando in Trentino Alto Adige, con una comitiva e con il marito Maurizio Sartini agente della Polizia Municipale di Longiano. Persano era un personaggio molto conosciuto a Montiano e in tutti i comuni vicini. Per cinquan’anni lui e suo fratello Giancarlo hanno fatto i meccanici in una officina a cinquanta metri dalla casa dove Adolfo è morto.

Un altro fratello, Sanzio, abita in Svizzera. Sul luogo del ritrovamento è arrivato anche Fabio Molari sindaco di Montiano e amico di Adolfo: «Fino a una decina di anni fa è sempre stato il mio meccanico e la sua officina dove lavorava con suo fratello era anche un punto di ritrovo, una sorta di piccolo bar. Era una persona buona, un amico sempre sorridente e pieno di battute scherzose, ma molto bravo nel suo lavoro tanto che aveva clienti anche da fuori Montiano. La sua officina meccanica era anche carrozzeria, gommista e facevano un po’ di tutto. Poi una decina di anni fa aveva cominciato a perdere la vista fino a diventare cieco, l’officina chiusa e al suo posto sono stati realizzati appartamenti. Con Adolfo, per noi tutti Ezio, se ne va un altro pezzo importante di storia di Montiano».

Lascia dei figli anche Anna, che di mestiere faceva la badante presso alcuni ristoratori a San Marino. Molto stimata, la donna una decina di giorni fa aveva chiesto dieci giorni di malattia per i sintomi di quello che poi si sarebbe rivelato un ictus. Da qualche giorno però non dava più notizie di sé neppure ai figli, che preoccupati si erano rivolti ai suoi datori di lavoro. Poi ieri sera la tragica notizia.