Natale Liggi morto, ottenne la grazia per suo figlio

Aveva 69 anni. Girò l’Italia per raccontare la storia di Ivan, poliziotto, condannato per aver ucciso un uomo durante un inseguimento

A sinistra Natale Liggi con il figlio Ivan il giorno dell’uscita dal carcere

A sinistra Natale Liggi con il figlio Ivan il giorno dell’uscita dal carcere

Cesena, 25 marzo 2018 - È stato trovato morto ieri mattina Natale Liggi, 69 anni, poliziotto cesenate in pensione. Un nome, il suo, legato soprattutto alla battaglia che aveva sostenuto per anni in giro per l’Italia in nome di suo figlio. Ivan Liggi, ex agente della Stradale, il 24 Febbraio del 1997, a 25 anni, durante un inseguimento sul lungomare tra Rimini e Riccione, colpì e uccise Giovanni Pascale, un automobilista non fermatosi all’alt al termine di un inseguimento durato un’ora.

Condannato definitivamente nel 2004 a 9 anni e 5 mesi di carcere per omicidio volontario, il padre Natale iniziò una sua personale battaglia per la liberazione del figlio, girando il Paese per raccontare la sua storia, finita anche in un libro. Il lieto fine è la grazia che Ivan ha ottenuto a dicembre del 2006 dal presidente Napolitano, proprio grazie ai tanti sforzi compiuti da suo padre negli anni.

“Sei stato il mio guerriero – scrive Ivan Liggi sulla sua pagina Facebook, dando la notizia della morte del padre –. Fai buon viaggio e continua a ‘badarmi da lassù”. Oltre Ivan, Liggi lascia anche una seconda figlia, Cristina. Si sarebbe dovuto ricoverare stamattina a Cotignola, Natale Liggi, e non vedendolo arriare i figli si sono insospettiti e lo hanno trovato morto in casa, probabilmente sabato pomeriggio. Il corteo funebre partirà mercoledì dalla camera mortuaria alle 14,30. La cerimonia funebre si terrà alle 15 a San Mauro in Valle.