"Nazionale al Manuzzi? Rifacciamolo presto"

Il sindaco Lattuca soddisfatto della risposta della città alla partita Italia-Ungheria: "Rapporto consolidato con i vertici della Figc"

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di Luca Ravaglia

"Per commentare la due giorni di presenza della nazionale italiana di calcio a Cesena, mi bastano tre parole: quando lo rifacciamo?". Il sindaco Enzo Lattuca è entusiasta della vetrina ricevuta dalla città in versione ‘azzurra’ tanto da volersi complimentare fin dalla prima mattina con un messaggio di ringraziamento rivolto a tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento.

Lattuca, qual è il valore aggiunto di appuntamenti come questo?

"La risposta è a 360 gradi, a ennesima conferma di quanto il bilancio sia stato positivo. I successi non avvengono per caso: con uno stadio come il nostro, da mettere sul piatto insieme alla professionalità e alla laboriosità della nostra gente, il risultato è assicurato. Meritano un plauso i nostri uffici, a partire dal vicesindaco Christian Castorri, che ha ottimi rapporti con la Figc e che già ai tempi degli Europei Under 21 aveva raccolto frutti più che concreti. Poi ci sono i dirigenti e tutti gli operatori del Cesena Calcio, che hanno collaborato attivamente in ogni fase e non certo ultime le forze dell’ordine, che hanno permesso che la grande festa restasse tale e si svolgesse all’insegna della sicurezza".

Ci sono però state tensioni nell’immediato post partita.

"Mi spiace molto per quanto accaduto nei pressi della ‘Bombonera’ e ovviamente ai gestori va tutta la mia vicinanza . Mi rendo conto che la struttura ha subìto danni in seguito a uno scontro tra tifosi, risolto anche in questo caso grazie alle forze dell’ordine, che ringrazio una volta in più. Non ho intenzione di sminuire nulla, ma credo sia doveroso rimarcare con fermezza che le cose avrebbero potuto andare molto peggio".

Pensa alla massiccia presenza di tifosi ungheresi in città?

"Intendiamoci, stiamo parlando di ospiti, non di un folto gruppo di persone da parcheggiare il più lontano possibile. Abbiamo fatto una scelta ragionata, individuando l’area dei Giardini Pubblici non a caso, ma perché lì ci sono ombra, pubblici esercizi e tutto quello che serve per trascorrere un pomeriggio da visitatori della città. Il corteo fino allo stadio si è svolto senza alcun incidente".

In tribuna era seduto davanti al premier ungherese Viktor Orban.

"Non ho avuto modo di scambiare molte parole. C’è stato un formale saluto della delegazione al momento dell’ingresso allo stadio. E alla fine si è congratulato coi dirigenti italiani per la vittoria degli Azzurri".

Che dice invece dei vertici della Figc?

"Solo cose positive. Il rapporto è ormai consolidato: da parte nostra c’è stata la massima attenzione a curare i dettagli". L’impegno è stato apprezzato?

"Sì, anche se nei loro volti si leggeva chiara la tensione: non era un’amichevole e l’Italia viene da un periodo non semplice. Vincere era imperativo".

L’Italia ha vinto.

"Come ogni volta in cui è venuta a Cesena. Evidentemente portiamo bene.. anche per questo si può già pensare a un ritorno". Conquistato dall’Orogel Stadium gremito?

"Era uno spettacolo, un ottimo biglietto da visita della città con allegato un messaggio chiarissimo: Cesena è pienamente all’altezza dei grandi eventi".